La staffetta veloce dell’Italia stacca di fatto il biglietto per i Mondiali di Budapest 2023: la 4×100 dei due sardi Filippo Tortu e Lorenzo Patta è riuscita ad abbassare notevolmente il proprio tempo, correndo a Grosseto in 38″04, siglando il terzo crono di sempre della storia dell’atletica italiana.
Schierata in un quartetto atipico, senza gli infortunati Desalu e Jacobs, e con una sequenza di staffettisti rivista, gli azzurri hanno fermato i tempi sul 38″04. La partenza (di solito affidata a Patta) è stata di Roberto Rigali, che ha passato il testimone a Tortu, da sempre colui che ha chiuso, come in occasione dell’oro di Tokyo, la staffetta: in terza frazione è stato il turno dell’oristanese, autore di un’ottima curva, che ha lasciato poi la conclusione a Samuele Ceccarelli. Il risultato è stato impressionante: terzo tempo di sempre per la staffetta italiana, inferiore soltanto ai due crono corsi a Tokyo in occasione della finale (37″50) e della semifinale olimpica (37″95). L’Italia, migliorando nettamente il 38.38 corso in maggio, scavalca in un colpo solo cinque nazionali nella Road To Budapest e firma il secondo tempo di ripescaggio (su 8), avendo la ragionevole certezza di non essere fuori dalle otto qualificate alla data del 30 luglio. Da valutare le condizioni di Filippo Tortu rimasto a terra dolorante ad un braccio e poi rialzatosi dopo alcuni minuti, in seguito a un’esultanza troppo sentita.
La Redazione