È iniziato a Roma il primo raduno della 4X100 maschile e femminile di atletica leggera in vista dei Mondiali di Eugene, negli Stati Uniti, che inizieranno a luglio. Ai lavori nello stadio Paolo Rosi di Roma, insieme a Marcell Jacobs e Fausto Desalu ci sono anche Lorenzo Patta e soprattutto Filippo Tortu, che è stato intervistato da Atletica TV insieme alla velocista Anna Bongiorni. Queste le parole del velocista sardo-lombardo dopo il ritorno in pista con la staffetta capace di vincere la medaglia d’oro a Tokyo 2020:
“Ritrovarci è sempre bellissimo, siamo felici di essere qui e lavorare insieme. Da qualche mese io e Anna Bongiorni ora ci alleniamo nello stesso campo, all’Arena di Milano, e nell’ultimo mese abbiamo contato i giorni che mancavano a questo raduno. Che atmosfera c’è in squadra? Condividiamo la volontà di confermarci e migliorarci. È la chiave per riconfermare il successo di Tokyo. Siamo un gruppo numeroso e internamente molto competitivo, perché il livello della velocità italiana si è alzato moltissimo e ognuno vuole un posto in questa staffetta. Va bene così, è uno stimolo a non accontentarsi“.
Sugli effetti dell’oro e sulla stagione all’aperto
“Quell’ultima frazione mi ha trasformato, mi ha sbloccato, ho scoperto un atleta nuovo. Sono felice di come mi sto allenando e dei riscontri che arrivano dalla pista. Sono ambizioso. Anche quest’anno, come sempre, non ho preparato le indoor e non è stato facile stare a guardare, ma conservo questa fame per la stagione all’aperto. A quando l’esordio? Credo ai primi di maggio; quest’anno la stagione inizierà prima del solito perché ai primi di luglio dovremo già partire per gli Stati Uniti e prima ci sarà poco tempo per gareggiare. Mi concentrerò sui 200 metri ma confesso che nel cuore resto un centometrista: non abbandonerò la distanza“.
Sul raduno
“Non so come la pensa il professor Di Mulo, ma diciamo che abbiamo iniziato da un ripasso generale. L’occhio non è più allenato ai cambi, i meccanismi che ci sembravano naturali l’estate scorsa sono un po’ arrugginiti e da riattivare… e alla fine le ragazze sono sempre più brave di noi“.
La Redazione