L’atletica sarda continua a stupire e a guadagnare medaglie in competizioni internazionali. Dopo la staffetta 4×100 di Patta e Tortu alle Olimpiadi di Tokyo, è arrivata un altro bellissimo prezioso podio per un portacolori isolano: Massimiliano Luiu ha infatti conquistato l’argento nel salto in alto nei Mondiali Under 20 in corso di svolgimento a Nairobi.
In Kenia, solo l’israeliano Kapitolnki ha fatto meglio dell’atleta della Libertas Sassari. Una gara senza errori fino alla quota decisiva per il giovane azzurro, che si migliora di un centimetro nell’occasione più importante della stagione. Il 19enne sardo è protagonista di un percorso netto con cinque salti riusciti iniziando a 2,00 per proseguire con 2,06 e 2,10, poi 2,14 e 2,17 prima di tre errori a 2,19. Luiu si presentava in pedana con l’undicesimo accredito in base ai record personali (2,16 realizzato a metà maggio). Un mese fa agli Europei U20 di Tallinn era stato il primo degli esclusi dalla finale con 2,13 mentre nel 2019 in maglia azzurra Luiu si era piazzato quarto da allievo a Baku, nel Festival olimpico della gioventù europea.
“Ci ho sperato ma non ci credevo – ha raccontato Luiu nelle parole raccolte dalla FIDAL – è una medaglia inaspettata. Ho sfruttato una grande occasione qui a Nairobi, fare il personale ai Mondiali è qualcosa di impressionante. Ho sentito una carica assurda, compagni fantastici in tribuna, cosa chiedere di più? Mi ha ispirato Gimbo Tamberi e la sua finale, la medaglia condivisa con Mutaz Barshim, due mostri del salto in alto e dell’atletica. Ho iniziato con l’atletica perché i miei fratelli facevano atletica e mi ha spinto a provarla prima mi divertivo con il mezzofondo, poi ho provato una gara nell’alto e mi è subito piaciuto. Il mio allenatore è sempre stato Crescenzio Carboni, un uomo fantastico”.
La Redazione