Il direttore generale dell’Arzachena, Antonello Zucchi, è intervenuto ai nostri microfoni durante Il Giovedì Di 131. Queste le sue dichiarazioni.
Sulla stagione dell’Arzachena
“Tutti ci vogliono battere, nel nostro girone ci sono delle belle squadre e ogni gara è una guerra infinita. Il Badesi, ad esempio, è una bella squadra che gioca un buon calcio così come il Castelsardo. Sono due formazioni che mi hanno colpito tantissimo in questa stagione. C’è anche il Porto Cervo che, pur essendo una frazione di Arzachena, non avevamo mai affrontato in gare ufficiali. Questo campionato è una battaglia lunghissima. Noi siamo una nobile decaduta che veniva da due anni fantastici in cui ha persino tentato di vincere gli spareggi per andare in Lega Pro e che ha uno stadio importante. Quindi tutte le squadre vogliono mettersi in mostra e battere l’Arzachena. A Nulvi, a novembre, quando ci hanno sconfitti 2-0, secondo me hanno festeggiato tutta la notte (ironizza n.d.r.). Il campionato è ancora lungo, manca ancora tanto alla fine, abbiamo il Castelsardo dietro di noi ma speriamo che vada tutto bene. Cosa mi auspico per il futuro? Vogliamo vincere il campionato e salire il prima possibile nelle categorie che più ci competono”.
Sull’esonero di Giorico al Latte Dolce
“Con Mauro Giorico ho lavorato cinque anni, abbiamo vinto il campionato, ci siamo salvati per due anni in Lega Pro e nel secondo, con Giorico in panchina, avevamo fatto undici sconfitte consecutive. Io sono un po’ strano quando si tratta di esonero. Ho sempre pensato che scaricare tutto sull’allenatore sia facile per i dirigenti e per la società. Credo che, nel caso del Latte Dolce, che il problema non fosse Giorico. Il Latte Dolce è una squadra che è stata costruita per salvarsi, è a un punto dai playout e mancano cinque gare alla fine del campionato. Lo scossone, da dirigente, io non l’avrei fatto. Io avrei parlato con la squadra, avrei parlato con l’allenatore e avrei protetto e tutelato il tecnico. Quando dissi a mister Nappi della traversa colpita da Bolo a Caserta al 120′ per il possibile 3-2 non era certo colpa sua. Mi dispiace tanto perché conosco Giorico, so come lavora e ci metto la mano sul fuoco sul fatto che il problema dell’allenatore non ci fosse assolutamente. Giorico è uno che fa gruppo, è uno che va oltre la famosa frase ‘facciamo gruppo’ e anzi fa molto di più rispetto ad un allenatore per esempio come Nappi a cui non piace – l’ha anche detto – fare le cene di squadre, cosa che nemmeno a me piace. Attribuire le colpe a Mauro e creare una scossa con un cambio in panchina? Che cosa cambierà? Questa è una scelta che devi fare a dicembre e se sei in difficoltà cambi l’allenatore e cambi la squadra. Ma adesso che ci sarà Marinu, al quale faccio gli auguri, però secondo me cambiare allenatore è stata una scelta fuori luogo”.
Sulle sarde del girone G di Serie D
“Il Budoni, mi dispiace per mister Cerbone, è spacciato. È all’ultimo posto a quota 20 punti e deve anche tenere conto del distacco dalla quintultima che non deve essere superiore agli 8 punti. Oltretutto il Budoni non vince una partita ufficiale da gennaio (21 gennaio nel 3-2 nel derby contro l’Atletico Uri n.d.r.). Secondo me il Budoni è una squadra in grossa difficoltà e non vedo campi, calendario alla mano, dove possa andare a fare risultato. Il Latte Dolce? Non vorrei che il cambio in panchina provocasse danni. Se ci fosse stato ancora Giorico in panchina, avrei detto che il Latte Dolce si sarebbe salvato. Io ovviamente mi auguro che si salvi. L’Atletico Uri si salverà perché mister Paba è lì da tanto tempo, conosce la categoria e secondo me non avrà nessuna difficoltà anche se comunque dovrà lottare. In certe gare è stato sfortunato e ha perso qualche punto, che sono i famosi punti del girone d’andata che si devono fare quando si costruiscono le squadre per salvarsi”.
La Redazione














