L’allenatore dell’Arzachena, Marco Nappi, ha parlato in conferenza stampa a margine della sconfitta esterna per 3-2 nel derby contro l’Ilvamaddalena. Queste le sue parole.
Mister, non è facile commentare un 3-2 come quello odierno. In alcuni tratti della gara siete forse mancati anche mentalmente.
“Questa è una partita che abbiamo affrontato consapevoli di avere qualche difficoltà però siamo andati in svantaggio ma abbiamo avuto subito una grandissima reazione e siamo anche andati in vantaggio perciò questo è sinonimo di una squadra che non molla mai nonostante le difficoltà però non ho mai pianto sugli infortunati, che ritorneranno quando staranno bene. Ho giocato con tanti ragazzi che hanno dato il massimo e gli ho fatto i complimenti alla fine della partita perché abbiamo lottato fino alla fine, potevamo anche riagguantare il risultato con quel tiro di Luca Manca alla fine. Poi vorrei rivedere un attimino quel rigore: ok la palla l’ha presa di mano però è una palla che schizza e io non posso amputare le braccia quando sono in campo. È una sconfitta amara, non la meritavamo sul piano del gioco, dell’impegno e sono molto contento anche del fatto che anche dalla tribuna i nostri tifosi hanno apprezzato il nostro impegno e ci hanno applaudito. Spero di tornare a regalargli le vittorie che meritano e che meritiamo noi perché una squadra con tante difficoltà che gioca a calcio come giochiamo noi, come ho sempre detto, ce ne sono poche, non mi vergogno e continuerò a dirlo, poi posso perdere la partita ma non m’interessa però l’Arzachena c’è, è viva e lotterà fino alla fine per i primi posti”.
Che bilancio si può fare a questo punto del campionato? E come si esce da un momento negativo come quello che state attraversando?
“È normale che se vai a fare il paragone con il campionato che abbiamo fatto l’anno scorso, abbiamo concluso a 32 punti e abbiamo fatto un campionato incredibile. Questa squadra ha dei grandissimi valori. Sono due mesi che sto giocando senza attaccanti come Sartor, Loi, Pinna oggi non era disponibile e anche lo stesso Bolo, perciò sono dei giocatori per noi importanti e determinanti che non ci sono stati ma siamo andati a fare un pareggio a Caserta, abbiamo vinto con la Palmese. Siamo una squadra di grandissimi valori e lo abbiamo dimostrato anche oggi. La partita puoi anche perderla, l’Ilvamaddalena ha fatto la sua partita, hanno lottato anche loro e si sono portati a casa il risultato che per me, se vado a vedere, era più giusto il pareggio però hanno vinto e faccio i complimenti a mister Gardini che sta facendo veramente un grandissimo lavoro, un grandissimo campionato. Noi ci siamo, siamo vivi e lo abbiamo dimostrato anche oggi. Quando avrò di nuovo la squadra al completo, potremo dire qualcosa di importante. Non ho visto i risultati, non so quanto dista la zona playoff però siamo a 3 punti e se ti giri a 4-5 punti dai playout. La classifica è corta e cercheremo di metterci in pista. Ora lascio i ragazzi tranquilli per un po’ di giorni, gli ho dato anche un giorno in più perché se lo meritano e poi, dal 28, si cambia registro. Marco Nappi ritorna ad essere quel figlio d’Androcchia, che mi ha permesso di fare cose egregie non soltanto come allenatore ma anche come giocatore e poi vediamo già dalla prossima partita col Cos un’altra Arzachena, un’Arzachena che vuole centrare l’obiettivo, che adesso sarà quello dei playoff. Non mi sono mai nascosto, ho sempre detto che volevo vincere il campionato e la mia idea era quella ed è quella ancora. Posso prendermi per matto, posso dire ‘Nappi che cazzo stai dicendo’, non m’interessa. Io so qual è il valore della mia squadra perciò lotterò e allenerò questi ragazzi fino a centrare l’obiettivo massimo a cui possiamo arrivare”.
Lei prima ha citato giocatori come Sartor e Pinna. Oggi, però, vi è mancata la giusta scintilla anche dai subentrati.
“Sono giocatori che possono far gol da un momento all’altro: c’è il guizzo di Loi, il guizzo di Pinna, in area di rigore Sartor è impressionante. Anche lo stesso Bolo ti salta l’uomo. È normale che quando ti mancano giocatori così diventa un po’ tutto più difficile però io devo ringraziarli questi ragazzi. Dopo dieci minuti si è fatto male Doratiotto e ho messo un altro 2004, non ho problemi a fare queste scelte. È normale che quando hai giocatori importanti o in panchina o addirittura in campo poi le cose cambiano, c’è più qualità, c’è più forza. La nostra è stata quella di portare la palla su, far salire la squadra. […] Rinforzi? Il direttore (Zucchi n.d.r.) ha grandi capacità, sa dove andare a muoversi perchè se io compro un attaccante forte e rientra Sartor, la gestione del gruppo diventa più difficile perciò il direttore sa quali sono le priorità”.
La Redazione