Il nuovo presidente dell’Arzachena Maurizio Felugo ha parlato ai canali ufficiali della squadra smeraldina; i ragazzi di Raffaele Cerbone, alle prese con i primi allenamenti stagionali in quel di Calangianus, hanno accolto l’esperto difensore Gaetano Ungaro.
Il classe 1987, che ha vestito diverse maglie tra Serie B, C e D esordendo anche in A con la maglia della Reggina, è solo l’ultimo degli innesti dei biancoverdi che vogliono costruire una squadra interessante: “Stiamo componendo una squadra con ambizione e attaccamento- ha spiegato una delle leggende della pallanuoto italiana-. Adesso è difficile dire dove potremo arrivare, il calcio ha infinite variabili ma guardiamo in alto come è nel dna della proprietà che ha dimostrato, sia nella Pro Recco sia nello Spezia, di essere un modello sportivo, un riferimento da studiare e imitare. Coltivare e vedere sbocciare dei giovani penso sia la soddisfazione più grande per un dirigente: investiremo sul settore giovanile senza dimenticare, però, che ancor prima di cercare i “nuovi Barella o Zola” dobbiamo provare a crescere degli uomini migliori. In questo senso lo sport può fare molto. Creare sinergie tra le realtà del gruppo, sportive e non, è per noi fondamentale. Atleti e dipendenti devono sentirsi onorati e fortunati a farne parte, in un periodo dove nessuno investe per i giovani. Per quanto riguarda lo Spezia, vedremo: se ci sarà qualche ragazzo meritevole valuteremo insieme”.
“La forza del gruppo è il pilastro su cui si fondano i successi, l’ho sperimentato in prima persona nella mia carriera da atleta- ha proseguito Felugo-. Vincere presuppone unità d’intenti e voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro: il talento non basta se non viene messo al servizio del collettivo. Il ritiro servirà ad avviare e accelerare questo processo di costruzione. Queste prime settimane ad Arzachena sono state giornate intense e allo stesso tempo piacevoli perché ho respirato un grande entusiasmo nella società e nella comunità di Arzachena. Questi mesi lontani dai campi e dall’adrenalina della partita ci hanno fatto capire l’importanza dello sport anche e soprattutto nella sua dimensione sociale. Riprenderci la normalità, oggi, è il nostro primo obiettivo. Ai tifosi smeraldini dico intanto grazie perché non hanno mai fatto mancare il supporto al Club anche in questi mesi complicati: non vediamo l’ora di averli al nostro fianco, proveremo a renderli orgogliosi come meritano“.