Così il Cavaliere dei Quattro Mori nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, prima della GranPiemonte, dove sfiderà tra gli altri anche Vincenzo Nibali.
Così Fabio Aru ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Mi do la sufficienza per le ultime prestazioni, niente di più e niente di meno. I piazzamenti rispettano la mia condizione attuale, sono i primi passi di una strada lunga. Sono riuscito (nelle ultime gare, ndr) ad avere una certa continuità nelle prestazioni, che negli ultimi anni non avevo avuto. Non ho fatto nessuna azione particolarmente significativa, ma ho affrontato gente preparata benissimo. So bene di dovere crescere ulteriormente. Senza stress”. Sulle pressioni mediatiche e non, date da chi lo ha troppe volte dato per finito, tra addetti ai lavori e tifosi: “Devo stare con i piedi per terra, vengo da anni di burrasca e in casi del genere anche quando ci sono poche gocce d’acqua la cautela è massima. Io non devo fare proclami, che non mi sono peraltro mai piaciuti, ma lavorare e progredire. Il contratto non mi condiziona, non ci penso al futuro, ci sarà tempo per farlo”.
Il circo dei pedali sta lentamente ripartendo dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid-19, cercando una normalità che in altri sport (come il calcio, per esempio) si è parzialmente ritrovata: “Naturalmente, in gruppo ne parliamo tra di noi. E non si sa come sarà il domani. Si vive nell’incertezza. In tanti Paesi i contagi stanno risalendo e so che anche i Mondiali in Svizzera sono a rischio. È stato importantissimo ripartire con le gare, ora non ci può essere altro auspicio se non quello di riuscire a continuare“.