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Aru: “Dai Nibali, vinci anche per me!”

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Il Cavaliere dei Quattro Mori, in forza al Team UAE, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport per un breve commento sulle sue condizioni.

“Ho fatto la visita di controllo venerdì a Prato, ho fatto il test sotto sforzo e un’altra Tac con mezzo di contrasto. Il sangue scorre bene nell’arteria iliaca della gamba sinistra, lo stent inserito non si è mai mosso. Posso riprendere a pedalare, gradualmente”.

“Non è piacevole star fuori: i primi giorni a letto, poi qualche camminata senza sforzare la gamba, la seconda settimana una passeggiatina, giusto per vedere il mondo fuori. Il 15 aprile sono risalito sui rulli, con il manubrio alto per non sforzare il bacino, piano piano come un bambino. L’istinto dell’agonismo c’è sempre, ho una voglia matta di mettermi alla prova. Spero di poter tornare in tempo per la Vuelta”.

Come ha passato il tempo finora? “Ho fatto una full immersion di ciclismo in tv, come quando avevo 18 anni. Mi ha entusiasmato Bettiol al Giro delle Fiandre, come Van der Poel all’Amstel. Ho continuato a fare lezioni di inglese e a studiare. Non ho messo su un etto, riducendo le quantità a tavola: sono sempre sui 65 chili”.

Sabato a Bologna parte il Giro d’Italia: “Vivo questi giorni con amarezza e dispiacere. Ho visto bene Nibali al Tour of the Alps, meglio di altre volte. È arrivato al momento perfetto per il Giro. Tifo per lui, abbiamo condiviso tanti anni, un ottimo rapporto, ho imparato tanto da lui e gli sono legato: deve vincere anche per me…Ha così tanta classe ed esperienza che non deve temere nessuno, la sua grande forza è la continuità negli anni. Sa come si fa”.

TAG:  Ciclismo