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Aru attacca, ma rimbalza: “Ci ho provato”

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È successo di tutto nella diciannovesima tappa del Tour de France.

La frazione è stata neutralizzata sul Col de l’Iseran per via dell’impossibilità di proseguire verso l’arrivo di Tignes per una grandinata e una frana: cambia la maglia gialla della corsa grazie a una cavalcata imperiosa di Egan Bernal che ha conquistato anche la tappa. Prova coraggiosa per Fabio Aru che ha tentato di andare in fuga più volte, ma non è stato supportato dalla sua forma ancora non ottimale.

Il villacidrese ha provato varie volte a portarsi all’attacco nel tratto iniziale della frazione per riportarsi sul quartetto composto da Herrada, Nibali, Pello Bilbao e Daniel Martin, ma il gruppo non ha mai lasciato spazio. Successivamente il sardo è riuscito a inserirsi in un corposo plotone (con alcuni uomini di classifica come Uran, Barguil e Valverde) che ha inseguito e raggiunto i quattro di testa. Il Cavaliere dei Quattro Mori ha però pagato gli sforzi iniziali sul Col de la Madeleine, venendo riassorbito dal gruppo maglia gialla, dal quale ha definitivamente perso contatto sulle prime rampe del Col de Iseran. Qui la corsa è letteralmente esplosa dapprima sotto l’azione della INEOS, poi per lo scatto di Bernal che ha salutato la compagnia e ripreso tutti gli attaccanti della prima ora, passando primo sulla vetta alpina: il colombiano, insieme al fuggitivo Yates, si stava involando verso una probabile passerella all’arrivo, ma la corsa è stata sospesa per una clamorosa grandinata che ha reso impraticabile la strada verso Tignes. Tappa quindi neutralizzata e tempi presi sul Col de l’Iseran con Bernal che si prende il successo e la nuova maglia gialla, viste le difficoltà di Alaphilippe arrivato in cima con oltre 2′ di ritardo. La frazione si era aperta con lo sfortunato ritiro di Thibaut Pinot per via di un problema muscolare. Aru ha scollinato con un ritardo di 16′, ma ha mantenuto la 14ª posizione in classifica a 23’14” dal nuovo leader Bernal. “Ci ho provato- ha commentato il sardo sui social-. Ora riposo poi testa a domani”. Sabato 27 luglio l’ultima frazione del trittico alpino accorciata a soli 59 km per via dell’impraticabilità di alcune strade per le frane:  rimane solo l’ascesa finale di 33 km al 5,4 % medio per sovvertire questo Tour de France.

TAG:  Fabio Aru