Così il presidente del Boca Juniors, Daniel Angelici, sulla querelle tra l’entourage dell’uruguaiano del Cagliari e il club Xeneize riguardo presunte mancanze economiche.
“Ci sono alcune cose che mi sfuggono, spero che siano risolte e mi aspetto un bel gesto per il quale qualcuno si dovrà assumere la responsabilità, come ho sempre fatto io in campo”. Parole pronunciate qualche giorno fa da Nahitan Nandez ai microfoni di Fox Sports Argentina, che avevano fatto intendere come tra il calciatore uruguaiano e la dirigenza del Boca Juniors non tutto fosse stato chiarito, al momento della cessione al Cagliari. Dichiarazioni cui ha risposto oggi il presidente del club xeneize, Daniel Angelici, dall’Ecuador, dove il Boca si trova per il quarto di finale di andata di Copa Libertadores contro la LDU di Quito: “Non sono stato affatto sorpreso da ciò che Nández ha detto. Sono diretto. Nahitan ha chiesto di lasciare il club e ho sempre detto che non volevamo che restasse nessun giocatore che volesse andar via”, riporta il Clarìn. El Tano ha poi parlato di differenze rispetto alla clausola di rescissione dell’uruguaiano, dalla richiesta di 20 milioni di dollari lordi del Boca, scesi ai 15 o 16 poi raggiunti dal club rossoblù. “Noi non avevamo bisogno, né volevamo venderlo”, ha detto ancora Angelici, parlando di una decisione del giocatore. Inoltre, ha concluso: “Qualcuno, però, dovevamo cederlo. Il suo rappresentante ha rinunciato al 50 per cento delle sue commissioni e il giocatore a una parte. Inoltre, forse lo avrà dimenticato, ma il Boca aveva fatto un prestito di 600 mila dollari al giocatore e ora lo scontiamo con questo 15 per cento. Questo è successo: gli ho detto di mandare un avvocato a parlare con il tesoriere e rivedere la documentazione. Il Boca ha solo un modo di lavorare”.
Matteo Zizola