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Federico Melchiorri | Foto Facebook Ancona

Ancona, Melchiorri: “Con l’Olbia sarà una battaglia. Bello ritrovare Dessena”

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Approdato all’Ancona nella sessione di mercato invernale, dopo una prima parte di stagione con la maglia del Perugia in Serie B, Federico Melchiorri è stato nostro ospite nell’ultima puntata della nuova rubrica Serie C…entotrentuno. Un super impatto nel girone B della Serie C quello dell’attaccante ex Cagliari che, nelle 4 gare disputate con la società marchigiana è già andato in segno per ben 5 volte, realizzando una importantissima doppietta nella sfida vinta dai biancorossi per 2-1 contro la Reggiana capolista. Di seguito le parole del bomber di Treia ai nostri microfoni.

Federico, come giudichi il tuo impatto con l’Ancona e che Lega Pro hai trovato dal tuo arrivo? 

Mi sono trovato bene sin da subito ad Ancona. Essendo io di Macerata mi sono riavvicinato a casa, sarà l’aria di casa che mi ha permesso di avere questo impatto. Ho trovato una Serie C molto agguerrita, la Reggiana è sicuramente una squadra pronta per la Serie B. Anche le altre non sono da meno per esempio la Fermana, che abbiamo sfidato nell’ultimo turno di campionato, ha tutte le carte in regola per il salto di categoria. La cosa bella di questo campionato è che è molto equilibrato infatti anche il Montevarchi, nonostante sia ultima in classifica, ci ha messo in difficolta”.

Cosa ti ha spinto a scendere di categoria e ritornare in Serie C?

Avevo, e ho tutt’ora nonostante la mia età, tanta voglia di giocare e di farlo con continuità. Sicuramente il fatto di aver affrontato pochi anni fa la Lega Pro con il Perugia mi ha aiutato, come del resto è stato fondamentale riuscire a calarmi subito nel cambio di categoria“.

Cosa ti ha spinto ad andare via da Perugia?

A Perugia giocavo veramente poco, sono partito solamente cinque volte da titolare. La voglia di giocare c’è ed è grande. Ho deciso, di comune accordo con la società, di andar via e scendere di categoria perché spero di togliermi questa voglia di dosso (ride n.d.r.)“.

Nella prossima giornata di campionato affronterete l’Olbia, che partita ti aspetti?

Sarà una partita complicata, nonostante la classifica ci vede favorevoli non sarà semplice. Non c’è mai una favorita in Serie C, ogni squadra se la può giocare su qualsiasi campo. Contro i bianchi sarà una guerra, loro hanno bisogno di punti come del resto anche noi. Dessena? Domenica non vedo l’ora di affrontarlo e di salutarlo. Daniele è stato il mio capitano in quegli anni a Cagliari. Lui è uno dei giocatori a cui voglio più bene“.

Durante la tua esperienza in Serie A hai vestito la maglia del Cagliari però, a causa di un infortunio, hai totalizzato solo 11 presenze. Che ricordo hai di quell’annata?

L’infortunio mi ha tolto la possibilità di fare qualcosa in più in carriera. Quelle 11 presenze che ho potuto fare con il Cagliari in Serie A mi hanno permesso di coronare un sogno. È stata una parentesi bellissima che custodisco con emozione nel mio cassetto dei ricordi“.

Che emozioni si provano a giocare in uno stadio importante come quello dell’Ancona?

È sicuramente emozionante, i tifosi hanno tanta voglia di emergere e ci supportano tantissimo. Quello di Ancona è un ambiente pulito ed eccezionale, gli auguro nel breve di assaporare categorie importanti“.

Che aspettative hai sul Cagliari di Claudio Ranieri in questa seconda parte di stagione?

La Serie B è una categoria che sta stretta al Cagliari. Ora sembra che i rossoblù abbiano rimesso la stagione sulla retta via. I risultati in casa stanno arrivando, se riusciranno a far bene anche fuori casa hanno tutte le carte in regola per salire diretti. Al momento la classifica non è così penalizzante, il Genoa è distante ma non imprendibile. Nel caso in cui non riusciranno a salire direttamente ci sarà la possibilità di farlo attraverso i playoff“.

Il Cagliari cercava un attaccante nel mercato invernale. In caso di chiamata dai rossoblù saresti andato?

La Sardegna non si può mai rifiutare, purtroppo non è andata così. Ora penso solo al presente, sono ad Ancona c’è un bel gruppo e mi trovo bene“.

Secondo te quali differenze ci sono tra il Cagliari di quest’anno e quello dell’annata in Serie B in cui hai giocato? 

Quando ero nel Cagliari lo spogliatoio e il gruppo era eccezionale, la società aveva fatto degli acquisti giusti prendendo giocatori adatti per affrontare la categoria. Inoltre i già presenti Dessena, Joao Pedro e Ceppitelli ci hanno fatto integrare fin dal primo minuto. Questo ci ha permesso di salire subito in Serie A. In questa stagione mi sembra che non siano stati fatti gli acquisti giusti con giocatori adatti per la categoria. La Serie A è totalmente diversa dalla B, ma la strada che hanno intrapreso in questa seconda parte è quella giusta“.

Ti senti con qualche compagno di quegli anni a Cagliari?

Attraverso qualche gruppo riesco a intercettare alcuni ex compagni come Ceppitelli, Balzano, Capuano. Con loro avevo legato un po’ di più. Purtroppo non riesco a mantenere per lungo tempo dei rapporti con gli ex compagni“.

Cosa ti manca di più della Sardegna?

Quello che più mi manca è la Sardegna stessa, ho vissuto degli anni eccezionali. Mi è rimasta nel cuore, io e la mia compagna ci siamo innamorati di questa regione, ci sarebbe piaciuto vivere a lungo nell’Isola“.

Parliamo del futuro, vorresti ricoprire un ruolo all’interno del calcio una volta che avrai smesso di giocare?

Questa domanda si sta facendo sempre più frequente e non capisco perché (ride n.d.r.). A parte gli scherzi, ancora non ho le idee chiare. Non ho ben capito se sarò in grado di ricoprire qualche ruolo all’interno del mondo del calcio. Però si, è una cosa al quale sto pensando. Ora però non saprei rispondere“.

Quali consigli dai ai giovani che giocano con te?

Il consiglio che mi è servito più di tutti è quello di imparare il più possibile gli avversari e di guardare le partite dei grandi campioni. Però le partite non vanno osservate da spettatore, ma con l’obiettivo di cogliere qualche movimento o qualche giocata da poter replicare in campo. Sono dell’idea che bisogna sentirsi forti, ma mai completi. C’è sempre tempo per imparare, questa è una cosa che faccio tutt’ora“.

Qual è il calciatore che ti ha ispirato da ragazzo?

Io ho rubato da tutti, ogni volta che guardo una partita non osservo il pallone ma gli attaccanti. Studio i loro movimenti, come attaccano gli spazi e tante altre. Io da ragazzo mi ispiravo a Baggio e Del Piero, loro erano giocatori eccezionali”.

Quali sono gli obiettivi che vi siete posti con l’Ancona e qual è invece quello che ti sei fissato tu per questa stagione?

Io obiettivi personali non ne ho e non me ne sono mai fatti. Quando sono arrivato ad Ancona ho trovato un gruppo di ragazzi eccezionali, ho tanta voglia di aiutarli a fare strada. Per intraprendere il giusto percorso bisogna continuare così, evitando i passi falsi come quello fatto contro la Fermana. Ora dobbiamo ripartire dall’Olbia per ritrovare i tre punti“.

La Redazione

 

TAG:  Serie C
 
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