Con ogni probabilità le amministrative in Sardegna (si vota per il sindaco a Cagliari e a Sassari) non si terranno nel giorno delle elezioni europee.
Il ritardo sulla proclamazione degli eletti per il consiglio regionale farà slittare le elezioni amministrative, che potrebbero tenersi a metà giugno (le due date possibili sono il 9 e il 16 giugno). La politica sarda sta risolvendo in questi giorni i temi relativi alla formazione della Giunta, mentre le coalizioni di centrodestra e centrosinistra ragionano sui candidati a sindaco, tra ipotesi primarie e tentativi di convergere su un nome che vada bene a tutti gli alleati.
In settimana sono attese novità sulla data definitiva delle amministrative 2019. A Cagliari si torna alle urne in anticipo per via delle dimissioni di Massimo Zedda (sindaco dal 2011), che andrà in Consiglio regionale; a Sassari si vota per la successione di Nicola Sanna, giunto a fine mandato. Tornando al capoluogo, nel centrosinistra hanno già ufficializzato la candidatura per le eventuali primarie Francesca Ghirra (Campo Progressista) e Matteo Lecis Cocco Ortu (PD), ma lunedì è stato rinviato l’atteso vertice di coalizione; il PD vorrebbe convergere, senza primarie, sul nome di Rita Polo. Nel centrodestra tanti i nomi papabili, ma ancora la quadra è lontana: Gianni Chessa (Psd’Az), Edoardo Tocco (Forza Italia), Clara Pili (Forza Italia) sono alcuni dei profili al vaglio delle forze politiche, con la Lega che ha messo in bilico l’alleanza con centrodestra e Forza Italia.