Anche la città di Alghero ha preso parte all’iniziativa “Giornate Europee del Patrimonio” promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, coordinata in Italia dal Ministro della Cultura in programma il 28 e 29 settembre 2024 in tutti i musei nazionali. Nella serata di oggi 27 settembre la città catalana ha reso omaggio al suo concittadino Salvatore Burruni, Campione del Mondo di pugilato con una statua e un’esposizione a lui dedicata nella sala Mosaico del Museo cittadino. L’evento iniziato alle 17:00 con l’atto di donazione da parte dell’Aps di Tore Burruni, è poi proseguito con brevi interventi da parte degli ospiti tra cui il sindaco Raimondo Cacciotto, il presidente del Consiglio comunale Mimmo Pirisi e Gianfranco Burruni primogenito del campione sardo, il quale a margine del suo intervento ha precisato che il posizionamento dell’opera dell’artista Antonio De Paoli è rimandato a data da definirsi, causa ritardo nel completamento della stessa. Alle foto di rito durante la firma dell’atto di donazione è seguita l’inaugurazione della mostra “Una statua per Tore. Da un sogno a un Monumento”, un’esposizione di alcuni dei numerosi cimeli e trofei ottenuti in carriera dall’atleta. A margine dell’evento, il primo cittadino algherese è intervenuto ai nostri microfoni.
Cacciotto, che cosa rappresenta la figura di Tore Burruni per la città di Alghero?
“Quella di oggi è una grande iniziativa, ringrazio l’associazione Salvatore Burruni perché è grazie a questi eventi se il nome di questo grande professionista può essere conosciuto dalle nuove generazioni, non solo come sportivo per i risultati magnifici che ha conseguito ma anche per quello che trasmetteva al di fuori del ring”.
Quanto è importante ricordare personalità simili a quella di Burruni nel tentativo di ispirare le generazioni future?
“L’obiettivo è proprio questo. Sarà una statua non a caso maestosa, imponente, volta proprio a rappresentare simbolicamente i valori e la grandezza di Burruni. La statua sarà un mezzo per dare coraggio ai giovani algheresi, ispirarli e convincerli nel perseguire le proprie ambizioni con dedizione proprio come fatto dal pugile sardo. Lo sport è una palestra di vita, educa le persone al sacrificio, al rispetto verso gli altri; tutti valori che non solo portano a raccontare chi era Tore Burruni ma anche a portarne la sua testimonianza nella vita quotidiana”.
Il sodalizio tra sport e Alghero è sempre più evidente. Diversi eventi di caratura internazionale quest’anno ospitati in città: rally, beach soccer, nuoto in acque libere, tennis. Qual è il prossimo obiettivo come evento da ospitare? In che modo riuscirete a preservare questo genere di manifestazioni in futuro?
“La cosa principale è la programmazione, è necessario creare e allargare la nostra rete come fatto in questi anni. Servirà consolidare il rapporto con le varie federazioni, cercando di estendere il più possibile la nostra rete al fine di riuscire a ottenere degli eventi sportivi anche nei mesi invernali, magari meno attrattivi dal punto di vista turistico”.
In quanto sindaco lei ha più volte espresso l’ambizione di risolvere il problema infrastrutture in città. Avete dei progetti per far diventare la città sportivamente all’avanguardia e in quanto tempo avete fissato di raggiungerli?
“È un impegno di cui io in campagna elettorale ho parlato e mi sono fatto carico. Noi possiamo dire di aver costruito un “Ufficio Sport” che prima non era mai esistito, con all’interno delle persone qualificate e dedicate all’impiantistica sportiva e alla verifica amministrativa degli atti che i vari rapporti con le società affidatarie e concessionarie prevedono. Questa è una cosa che stiamo vagliando proprio in questi giorni. L’impegno fin dall’inizio del mandato è sempre stato quello di cercare di risolvere le piccole e grandi criticità che hanno i vari impianti al fine di riportare le società sportive nella nostra città, anche candidando dei progetti laddove ci siano dei bandi che ci diano l’opportunità di farlo”.
Giuseppe Meloni
