Nuova fase di stallo nella trattativa che dovrebbe portare Nahitan Nández al Cagliari? Dall’Uruguay ha parlato il suo procuratore, Pablo Bentancur.
Nahitan Nández e il Cagliari, una storia infinita con colpi di scena ogni giorno. Dopo l’indiscrezione di ieri rilanciata dall’Unione Sarda con il collega Alberto Masu, con la possibile scelta di Giulini di rinunciare all’acquisto del León del Boca Juniors, ecco che oggi arrivano alcune dichiarazioni dell’agente del giocatore Pablo Bentancur alla radio uruguaiana Sport 890. Dichiarazioni che rispecchiano il vero problema della trattativa, una telenovela partita lo scorso gennaio e che prosegue ancora oggi quando ormai sembrava in chiusura definitiva, con Nández pronto a volare verso la Sardegna dopo il saluto commosso al suo (forse) ex pubblico.
LE PAROLE A SPORT 890 – Interpellato sul passaggio bloccato di Brian Rodriguez dal Peñarol al Los Angeles, l’agente di Nández ha fatto un parallelismo con la vicenda del centrocampista del Boca Juniors quando ai tempi del Peñarol sfumò il passaggio alla Fiorentina: “Se il giocatore non riceve il suo 20 per cento, il trasferimento non si fa. Lo stesso accadde con Nández, non si può chiedere al calciatore di rinunciare a questa percentuale e, nel caso di Nández, sono tantissimi soldi”, ha dichiarato Bentancur alla radio uruguaiana qualche minuto fa. “Non mi interessa se in altre operazioni con altri agenti ci possa essere stata una rinuncia di questo tipo e, se per questo motivo mi devo prendere le colpe, me le prendo”. A domanda diretta del cronista se questo aspetto sta bloccando la trattativa fra Nández e il Cagliari, Bentancur ha risposto che “il Boca ha fatto tutto ciò che doveva fare”, ma ha anche aggiunto che “il parallelo con Nández è relativo ai tempi in cui la Fiorentina voleva acquistarlo dal Peñarol”. Accuse, peraltro, rimandate al mittente da Alejandro Ruibal, dirigente del club di Montevideo vicino all’ex presidente giallonero Juan Pedro Damiani, che su Twitter ha risposto alle parole di Bentancur: “Mente il ‘commissionista’ (ironico, ndr): il Peñarol non ha mai avuto dubbi a pagare il 20 per cento al giocatore e ha sempre saputo di queste condizioni. Il Peñarol vuole lavorare con impresari che sanno cos’è un win-win e non con commissionisti-opportunisti”.
Miente el “comisionista”: Peñarol nunca dudó en pagarle el 20% al jugador y él siempre estuvo enterado de las condiciones. Peñarol quiere trabajar con empresarios que comprendan lo que es un ganar-ganar y no con comisionistas-oportunistas.
— Alejandro Ruibal (@A_Ruibal) August 2, 2019
BENTANCUR L’OSTACOLO? – Ancora confusione insomma, ma resta fra le righe la sensazione che Bentancur stesse parlando anche di un problema nella trattativa fra Cagliari e relativa, appunto, alla percentuale che spetta a Nández e di riflesso al suo agente. Non sarebbe una novità, Giulini ha più volte manifestato che la relazione con Bentancur non è delle migliori, per usare un eufemismo: un agente che è più che un osso duro, con il quale negoziare è complicato e che cerca di trarre il massimo vantaggio da qualsiasi operazione. Da gennaio a oggi sembrerebbe proprio Bentancur il filo rosso che lega tutta la telenovela, fra accelerate e improvvise frenate che hanno un minimo comune denominatore, quello delle commissioni e delle percentuali che si aggiungono ai soldi fra le due società, Boca Juniors e Cagliari. Certamente le complesse dinamiche delle trattative col Sudamerica tra procuratori e proprietà dei cartellini non hanno certo reso facili i discorsi e felice il Cagliari, cosa peraltro ribadita da Giulini più volte.
Ora sono attese novità dal fronte sudamericano: Angelici potrebbe intervenire per preservare un affare che porterebbe denaro fresco in cassa, Nández potrebbe spingere sul proprio agente per agevolare la soluzione felice, ma a questo punto il più duro da convincere potrebbe essere proprio Giulini, stanco delle continue righe piccole che appaiono nei documenti e forte della chiusura dell’affare Nainggolan a compensare (almeno parzialmente) l’improvvisa chiusura negativa della trattativa.
Matteo Zizola