L’Arzachena non prenderà ufficialmente parte alla prossima Serie C 2019/2020.
Nonostante gli sforzi profusi nelle ultime ore che hanno preceduto la scadenza delle iscrizioni al campionato (la mezzanotte del 24 giugno), gli smeraldini ripartiranno dai dilettanti. L’ufficialità è arrivata tramite un comunicato stampa del presidente Menio Fiorini che riportiamo in calce.
“È un momento questo che ho creduto e auspicato non arrivasse mai e invece oggi devo, mio malgrado e con massima sofferenza, prendere atto della irreparabile sconfitta inflittaci non sul campo ma a tavolino. Nel corso di questi formidabili anni, tante sono state le preoccupazioni e le arrabbiature che però nulla tolgono a irripetibili momenti di gioia e di vere emozioni vissute sul campo e non solo. Impossibile scordare l’entusiasmo e il coinvolgimento che ha interessato un’intera comunità in quel fantastico mese di maggio del 2017 che conserverò, per sempre, tra i miei ricordi più belli e più intensi.
Così come porterò nel cuore i ragazzi, i tifosi, gli accompagnatori i dirigenti e tutto lo staff che hanno reso possibile il nostro grande sogno.
È giusto che sappiate che non ci siamo arresi, non abbiamo tirato come si suole dire i remi in barca, sino a ieri, infatti, abbiano tentato l’impossibile: un nostro dirigente è andato a Firenze per presentare la domanda di iscrizione ed ha consegnato gli assegni circolari necessari per l’ammissione. Contestualmente i nostri consulenti verificavano il bilancio e preparavano il consuntivo in attesa che la compagnia assicurativa di Genova corrispondesse in tempo utile la fideiussione da presentare entro le ore 24. Così, però, non è stato.
Ed allora non resta che ringraziare “i soliti noti”, che senza clamore e con animo generoso ci sono stati sempre vicini e disponibili a partecipare alle difficoltà sia con giudiziosi suggerimenti e sia con i necessari contributi economici.
Per sincerità va detto che altrettanto mecenatismo non si è, purtroppo, riscontrato nella gran parte del mondo imprenditoriale che, forse, non ha saputo cogliere l’importanza di un evento sociale rilevante soprattutto per giovani e della loro crescita, sportiva ed educativa.
Un particolare plauso a questa amministrazione comunale che con grande sacrificio e, unitamente al prezioso contributo di imprenditori, singoli artigiani e volontari, ha riqualificato lo stadio e ci ha permesso di disputare un campionato tra le mura amiche ed in un impianto sportivo a norma, come pochi in tutta la Sardegna. Infine un caloroso abbraccio ai nostri tifosi che ci sono stati ovunque vicini, anche nei momenti di difficoltà, nascondendo il silenzio di uno stadio che in serie C meritava di essere più partecipato. Auspico che si continui a lavorare per consentire ad una nuova compagine sociale, anche per il tramite dell’amministrazione comunale, la partecipazione ad una categoria adeguata, preservando soprattutto il settore giovanile, aspetto che più mi sta a cuore.
ll nostro percorso sportivo ed il nostro sogno finisce oggi, con la consapevolezza di aver lottato ed utilizzato tutte le risorse a nostra disposizione”.