In occasione della terza edizione del Memorial Giampiero Galeazzi, torneo di Padel in onore dell’indimenticato giornalista, l’ex giocatore del Cagliari Robert Acquafresca è intervenuto ai nostri microfoni per parlare non solo dell’evento ma anche della stagione disputata dai rossoblù. Di seguito le sue parole.
Sulla salvezza del Cagliari
”La salvezza del Cagliari è stata una bella emozione, io ormai mi sento uno di voi. Sono un tifoso del Cagliari, questo traguardo raggiunto dai rossoblù vuol dire tantissimo è un risultato veramente importante per tutta una serie di motivazioni. A livello sportivo vuol dire molto, sono contentissimo”.
Sul nuovo allenatore
”Questo è il passo più importante da fare perché in base a chi sarà il nuovo tecnico bisognerà impostare la squadra facendo programmi e progetti. Bisognerà scegliere i giocatori in base alla sua identità tattica e al suo modo di giocare”.
Sulla volontà del Cagliari di puntare sui giovani in vista della prossima stagione
”Insieme a me arrivarono anche Matri e Larrivey per sostituire Esposito, Suazo e Langella. Sostiuirli non fu semplice, siamo partiti con una bella responsabilità sulle spalle. Però allo stesso tempo è giusto averla perché ti permette di dare qualcosa in più. Chi verrà dovrà portare entusiasmo ma allo stesso tempo determinazione perché qua c’è un intero popolo dietro alla squadra”.
Sul post Ranieri
”Sarà molto difficile sostituire Ranieri lascia un pezzo di storia non solo del Cagliari ma di tutto il calcio. Lui è stato capace di rimanere sempre al passo con i tempi e questo suo continuo aggiornarsi è stato uno dei punti di forza principali. Chi arriverà avrà un compito sicuramente difficile da svolgere”.
Sull’assenza nel Cagliari di un attaccante da doppia cifra
“Purtroppo Pavoletti ha avuto degli infortuni che non gli hanno permesso di giocare tanto, però quando è sceso in campo è stato sempre determinante, per il futuro bisognerà ripartire dalla sua esperienza. Penso alla gara contro il Frosinone, la salvezza è arrivata in quella gara. Perché è stata quella la scintilla che ha permesso al Cagliari di ripartire. Non abbiamo avuto un attaccante da doppia cifra, ma siamo stati una cooperativa del gol”
Su Bologna e Atalanta
”Entrambe hanno fatto una stagione fantastica. L’Atalanta è una solida realtà, non solo in Italia ma anche a livello internazionale grazie al trionfo in Europa League. Sincero però mi aspettavo anche la vittoria in Coppa Italia. Sono contento per il Bologna, è una piazza importante e che merita quello che ha ottenuto. La famiglia Saputo è entrata quando ancora io facevo parte del club rossoblù, era un loro obiettivo portarla così in alto e ci sono riusciti. Il merito di entrambi è stato aver valorizzato tanto i giovani grazie al lavoro fatto nel proprio vivaio ma anche da parte dei due direttori sportivi”.
La Redazione














