Il giornalista e consigliere nazionale dell’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana), Mario Frongia, ha parlato ai nostri microfoni a margine della presentazione del Torneo Nazionale di Padel “Memorial Giampiero Galeazzi”, giunto quest’anno alla seconda edizione e che si svolgerà ad Arzachena e Porto Cervo da giovedì 15 a domenica 18 giugno. Queste le sue dichiarazioni.
Il progetto in memoria di Galeazzi
“Credo che tutti i progetti abbiano dietro la passione. Ringrazio l’USSI Nazionale e della Sardegna ma anche le istituzioni. Un progetto sta in piedi se ha le gambe per stare in piedi oltre ad un’idea di base, quella di ricordare un grande cronista, che in tempi come questi ce ne sarebbe davvero bisogno. Abbiamo visto un video in cui si vedeva Galeazzi in campo e negli spogliatoi, con i più grandi campioni e allenatori del suo periodo. Abbiamo avuto inoltre la fortuna di avere al nostro fianco l’assessorato regionale alla Pubblica Istruzione ma anche Giovanni Malagò (presidente del CONI n.d.r.) che ci ha accolto per il secondo anno di fila. In questa seconda edizione, andremo in Gallura che è una terra ricca di energie e di luoghi straordinari oltre che di grandi professionalità. Dal 15 al 18 giugno, saremo lì per coinvolgere i ragazzi delle scuole ma anche i bambini, faranno sport e avranno anche il modo di confrontarsi. Ci saranno tanti campioni, tra cui Gianfranco Zola ma anche persone del mondo dello spettacolo (per esempio Jimmy Ghione) e tanti altri. Speriamo che questo “minestrone” che abbiamo preparato sia saporito”.
Frongia ricorda Galeazzi
“Chi era Galeazzi? Un vulcano che sapeva spiegare le cose a colori nonostante le tivù a quel tempo fossero in bianco e nero. Aveva la capacità di narrare sul posto. Sua figlia Susanna, nostra collega giornalista a Mediaset (al Tg5 n.d.r.), ha detto: “Nella barca degli Abbagnale, negli ultimi famosi 500 metri, vogava tutta l’Italia sportiva. Era assieme a Carmine e Giuseppe”. Chiunque voglia intraprendere questa strada, deve avere questa esplosività e deve saper raccontare ciò che accade”.
La Redazione