Sono Osian Pryce e Stephane Prevot su Hyundai i20 R5 i vincitori dell’11° Rally Terra Sarda, valido per il Tour European Series e per la Coppa Nona Zona: il pilota gallese, navigato dall’esperto coequipier belga, ha dominato nella seconda giornata di gara approfittando anche del ko di Scattolon-Farnocchia, costretti ad alzare bandiera bianca per un problema meccanico quando si trovavano comunque a circa 20″ dal vincitore. Sul podio sono saliti quindi Andriolo-Menegon (Skoda Fabia) e i sardi Musselli-Mele (Ford Fiesta WRC).
La giornata si è aperta con un altro scratch di Pryce sulla prova di Aglientu che ha portato a circa 20″ il vantaggio su Scattolon che ha lievemente accorciato il gap di qualche decimo nella prova cittadina di Arzachena: il colpo di scena è arrivato sul primo passaggio della Porto Cervo dove il pilota della Volkswagen Polo ha perso oltre 2′ a causa di un problema meccanico (differenziale) per poi ritirarsi nel successivo controllo orario. Completo via libera quindi per Pryce che si è ritrovato a guidare la gara agevolmente su Andriolo-Menegon, mentre si è scatenata una bella lotta per l’ultimo gradino del podio con il danese Vallentin a superare Musselli con il secondo tempo sulla PS8, approfittando anche del ritiro di Ronzano-Andreis. Nelle ultime tre speciali Pryce ha amministrato senza problemi, Andriolo ha controllato la sua seconda posizione e il focus è stato tutto sul terzo posto finale: Musselli ha fatto registrare un gran tempo (secondo alle spalle di Pryce) sull’Aglientu 2 e ha sbaragliato la concorrenza di Vallentin che si è dovuto accontentare della quarta piazza. Quinto gettone per un altro equipaggio tutto sardo, quello composto da Auro Siddi e Giuseppe Maccioni che hanno preceduto Ieremiadis-Ometto e Roberto Cocco e Sergio Deiana, tutti su Skoda Fabia R5. Ottava piazza per la prima auto a due ruote motrici, la Renault Clio degli ottimi corsi Baltolu-Pes, con le Skoda Fabia R5 di Brigaglia-Frau e Mella-D’Agostino a chiudere la Top10. Nello Storico vittoria per Rossi-Handel su Ford Sierra Cosworth.
Matteo Porcu
