Il mercato del Cagliari sembra procedere a rilento, ma non ci sono dubbi sull’arrivo di Lennart Czyborra in rossoblù. Nessun problema per l’acquisto del terzino tedesco di proprietà dell’Atalanta, 5 milioni totali per il prestito biennale con obbligo di riscatto e l’unico intoppo, se così si può definire, sono le vacanze prolungate per il classe ’99 dopo la lunga seconda parte di stagione con i bergamaschi prolungata dalla disputa della Champions League.
Czyborra con la squadra di Gasperini ha disputato solo sedici minuti dopo il suo acquisto nello scorso gennaio, troppo poco per poter trarre indicazioni sulle sue qualità e il suo adattamento al calcio italiano sia in positivo che in negativo. L’Atalanta lo ha acquistato nel mercato invernale dagli olandesi dell’Heracles Almelo, soffiandolo di fatto proprio al Cagliari che lo aveva visionato poche settimane prima. Ora Czyborra è pronto ad arrivare in Sardegna e per scoprire le sue caratteristiche abbiamo interpellato la giornalista olandese Fardau Wagenaar che segue da vicino le vicende del club di Almelo per il giornale Tubantia e che conosce bene Czyborra per il suo passato all’Heracles in Eredivisie.
“È arrivato ad Almelo come un talento molto giovane, i tifosi volevano in campo il più esperto Bart van Hintum perché più solido, ma dopo pochi mesi Lennart è cresciuto ed è diventato un elemento importante della squadra“, così Wagenaar sul primo periodo di Czyborra in Olanda. Il terzino tedesco fa della forza e della velocità la sua caratteristica principale, ma è comunque attento anche in fase difensiva. “Frank Wormuth (allenatore dell’Heracles, ndr) è un tipo di tecnico che vuole che ogni giocatore sappia difendere. Lennart può svolgere quel compito ed è quel tipo di terzino moderno che sa anche attaccare e qualche volta ha anche segnato anche bei gol come quello contro il Groningen in trasferta. Non dovrebbe avere problemi in copertura, per l’Heracles è stato un ottimo terzino sinistro, fast and furious (letterale, ndr)”.
Tra i motivi del poco utilizzo con la maglia dell’Atalanta potrebbe esserci sicuramente il ruolo di esterno a tutta fascia richiesto da Gasperini, ma non solo come ci spiega Wegenaar. “Con l’Heracles ha giocato solo nella difesa a 4, ma nel centrocampo a 5, ma credo che la ragione dei pochi minuti disputati possa essere lo stop per il Covid. Era a Bergamo solo da poche settimane quando il coronavirus ha portato a fermare il campionato, per questo motivo è rimasto chiuso nel suo appartamento da solo. Robin Gosens lo ha aiutato, pensavo sarebbe potuto essere il suo erede e sono sorpresa che l’Atalanta lo stia facendo partire così presto, conoscono molto bene il giocatore che hanno comprato per cui mi stupisce che sia stato ceduto. Gosens è anche il giocatore al quale assomiglia, non tanto per le caratteristiche, ma perché sta muovendo gli stessi passi almeno fino a oggi”.
Tra gli aspetti di Czyborra non si può non citare quello mentale sempre più importante nel calcio contemporaneo. “È andato via da casa molto giovane, la famiglia non era completamente d’accordo, ma lui voleva diventare un calciatore professionista. È una bella persona, sorridente, allegro, era parte integrante del gruppo. Ad Almelo tutti hanno un’opinione positiva su di lui, anche se al giorno d’oggi c’è davvero poco tempo per conoscere qualcuno profondamente. Spero che possa raggiungere il successo che merita a Cagliari e di vederlo in Bundesliga un giorno”.
Matteo Zizola