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Il punto della situazione in casa Cagliari a tre giorni dalla Sampdoria.

Un naufrago con la testa ormai sotto il pelo dell’acqua, al quale viene lanciata una ciambella di salvataggio. Questo ha rappresentato per il Cagliari la vittoria sul Parma. Ma, cosi come un salvagente in mezzo a un mare in tempesta potrebbe non essere sufficiente per salvarti, cosi i 3 punti di sabato scorso non hanno spazzato via magicamente tutti i problemi e le difficoltà.

IL CALENDARIO – Il Cagliari è convalescente e mai parola fu più azzeccata per descrivere la “moria” di giocatori in corso. Il recupero dei degenti sarebbe fondamentale per affrontare con più frecce nella faretra i prossimi 4 match, prima di una sosta che sotto questo aspetto potrebbe essere salvifica. Genova sponda Samp, Inter alla Sardegna Arena, quindi scontro vitale a Bologna contro i felsinei rigenerati dalla cura Mihajlovic dopo le macerie lasciate dal predecessore Inzaghi; e, per finire, la “viola gigliata” ancora in casa.

PROBLEMA INFORTUNI – I rossoblù si apprestano ad affrontare le prossime tappe con ritrovata fiducia ma anche con una rosa ridotta all’osso, che rischia di ridurre al lumicino le possibilità di variare il tema. Non si faccia però l’errore di chi anziché dare una bella mano di aspiratore preferisce gettare la polvere sotto il tappeto. I problemi ci sono e persistono, e una sconfitta in Liguria – soprattutto replicando le arrendevoli e scialbe prestazioni pre-Parma -, annullerebbe gli effetti benefici che la vittoria ritrovata ha portato in dote.

Agli assenti già noti, di lungo corso e non, si sono aggiunti in ordine Joao Pedro (per la sciagurata espulsione contro i ducali) e il nuovo arrivato Despodov, fresco di lombalgia che andrà monitorata da qui a domenica.

Cacciatore – Ormai quasi completamente in gruppo, rientro tra i convocati previsto già per domenica
Pellegrini – Con i compagni da mercoledì, abile e arruolabile per Genova.
Romagna – Infiammazione al tendine rotuleo, viene monitorato giorno per giorno. Si naviga a vista e si spera nel (difficile) recupero last minute.
Klavan – Infortunio di lungo corso, tempi ancora lunghi. Rientro non prima di fine marzo-aprile.
Faragò – In ripresa dal problema muscolare, svolge lavoro personalizzato e spera di recuperare, ma rimane in dubbio.
Birsa – Porta ancora il tutore dopo la frattura dell’avambraccio, ricomincerà a correre non prima della settimana prossima. Tempi ancora lunghi, si spera di averlo a Bologna il 10 marzo.
Cerri – Vittima di elongazione muscolare, non è grave ma dovrebbe averne per un altro paio di settimane.
Thereau – Vale il discorso fatto per Faragò, potrebbe essere un recupero in extremis per il lunch match di Domenica.

LE OPZIONI DI MARAN – Il tecnico trentino sfoglia la margherita e pare essere tornato sul dogmatico sentiero del 4-3-1-2 per provare a uscire dalla crisi nera in cui si era sprofondati. Più certezze e meno esperimenti, insomma, anche se il solo Pavoletti in avanti potrebbe costringere a schierare un 4-3-2-1 con Ionita e Barella trequartisti.

Avere a disposizione i due trequartisti designati (Birsa e Joao Pedro), i terzini di ruolo (emblematico quanto la mezz’ora di Pellegrini abbia giovato alla manovra) e una batteria di attaccanti con diverse caratteristiche sarebbe basilare. Fondamentale, certo, ma non abbastanza se non accompagnato dal coraggio e dalla voglia visti contro il Parma. In quell’occasione, infatti, la fine pareva vicina e risultava naturale cercare di dimenarsi per istinto di sopravvivenza. Ma per non tornare sull’orlo del baratro è doveroso non ripetere certi sbagli.

Mirko Trudu