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Venezia-Cagliari: tutti i numeri dell’ultima battaglia salvezza

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Ultimo appello prima di una possibile bocciatura. Come uno studente in crisi con la possibilità di salvare il suo anno agli sgoccioli di un’annata complessa in cui non si è applicato abbastanza, il Cagliari prova a giocarsi l’ultima chance, quella che varrebbe la permanenza nella stessa classe dove ha cominciato il suo percorso nel 2021. Tra la Serie A e i rossoblù ci sono però due ostacoli: l’ultima interrogazione sul tema Venezia, e il fatto che oltre alla propria prova conterà anche quella di un altro studente, ripresosi in maniera incredibile ma più spedita, la Salernitana di Nicola. Prima di tutto però c’è da superare la propria verifica e per gli uomini di Agostini, domenica 22 alle ore 21 al Penzo dell’Isola di Sant’Elena, non sarà per nulla semplice.

I precedenti

All’andata, all’Unipol Domus, finì 1-1. Fu una delle partite in cui il Cagliari di Mazzarri riuscì a perdere i tre punti nel finale, dopo aver condotto per più di un’ora di gioco la gara grazie al gol di Keita Balde. Fu Busio a spegnere la gioia del pubblico isolano che già pregustava la vittoria, in un Venezia che però nel girone d’andata sembrava andare verso altri destini. Il pari del primo ottobre scorso è stato il terzo totale su sette incontri in Serie A tra i due club. Tre sono anche le vittorie dei Lagunari contro i rossoblù, che hanno invece agguantato il successo solo una volta, nel lontano 1966 per 4-0 tra le mura amiche. In Veneto a ruggire è sempre stato il Leone di San Marco, mai c’è stato nella massima serie un risultato negativo (due vinte, un pari, cinque gol fatti e solo uno subito). Gli arancioneroverdi vengono da due partite consecutive vinte in casa contro gli isolani, una striscia positiva che resta solo dietro a quella con la Fiorentina (quattro di fila). La realtà di oggi però sembra essere diversa.

Destini

Il destino del Venezia ormai è già stato deciso e a nulla è valso il cambio in panchina deciso lo scorso 27 aprile, con Soncin al posto di Paolo Zanetti, allenatore artefice della promozione dello scorso anno. Dopo il girone d’andata qualcosa si è interrotto: solo 9 i punti nella seconda metà di stagione, 13 le sconfitte e ben 35 le reti subite. Numeri che hanno condannato la squadra veneta alla Serie B, nonostante anche i quattro punti conquistati nelle ultime due giornate di campionato grazie alla vittoria sul Bologna e al pareggio con la Roma. Se dovesse arrivare un altro risultato utile, gli arancioneroverdi eguaglierebbero il record positivo dello scorso novembre, quando il filotto positivo arrivò a quota tre. E non solo, perché se fosse vittoria si tratterebbe inoltre di due successi in casa consecutivi, fatto che in Serie A non si ripete dal gennaio del 2000. I punti deboli dei lagunari però sono tanti e dall’altra parte ci sarà un Cagliari che proverà a fare il suo dovere in attesa del risultato dell’Arechi. Un tentativo che ci sarà nonostante nelle ultime dieci partite i tre punti siano arrivati solo una volta (contro il Sassuolo, qui l’analisi del dato). Tuttavia, il Venezia ha subito almeno due gol in cinque partite casalinghe di fila, un dato che potrebbe dare coraggio a un attacco rimasto ultimamente troppo spesso a secco (qui l’approfondimento). Non c’è altra strada che quella che porta verso la vittoria per i rossoblù, che dovranno però fare attenzione anche a non subire, soprattutto da situazioni di vantaggio: il Cagliari ha infatti perso 22 punti per strada durante il campionato proprio in partite in cui era andato a rete per primo. Una quota che non era stata mai toccata dal ritorno in Serie A della stagione 2016-2017. Uno dei tanti motivi per cui la squadra isolana è arrivata all’ultima giornata senza sapere ancora il suo destino.

Zona gol e non solo

I rossoblù in difesa avranno a che fare soprattutto contro Thomas Henry, l’attaccante più prolifico del Venezia durante l’anno. Sono nove i gol per il francese, che se dovesse andare in doppia cifra diventerebbe il terzo giocatore straniero in maglia neroarancioverde a chiudere un campionato di Serie A con almeno dieci reti dopo Recoba e Alberti. Dall’altra parte, invece, ancora una volta sarà Joao Pedro il fulcro offensivo isolano. In trasferta però, il numero 10 rossoblù ha solamente segnato tre gol, appena il 23% delle tredici marcature stagionali. La vittoria però non sarà solamente responsabilità del capitano e non si costruirà solamente sottoporta. Altri fattori potrebbero pesare nel match più importante della stagione, come per esempio la questione cartellini. Perché il Venezia è la squadra che ha ricevuto più gialli in campionato, ben 106, e più espulsioni, 9. Numeri che sottolineano come la fase difensiva lagunare possa essere messa in difficoltà e portata verso problemi di cartellini. Un dato non banale, visto anche il metro arbitrale utilizzato spesso in questa stagione dal direttore di gara Fabio Maresca (qui i precedenti).

Matteo Cardia

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