Ripercorriamo le tappe della vicenda che nelle ultime settimane ha visto protagonisti il centrocampista uruguaiano, il suo entourage e il Cagliari Calcio.
Ieri Nahitan Nández ha compiuto 24 anni, festeggiando il compleanno nell’estate uruguaiana della sua Punta del Este. Nelle prossime ore riprenderà gli allenamenti con il Cagliari, tornando a disposizione di Rolando Maran dopo la squalifica scontata nel match contro l’Udinese dove la sua garra è mancata ai rossoblù. Ma il mese di gennaio sarà molto importante per il futuro del León, tornato al centro dell’attenzione mediatica negli ultimi giorni per i noti problemi di natura contrattuale con il club di via Mameli e, soprattutto, con il mercato invernale che riapre tra qualche giorno. Abbiamo provato a ripercorrere le tappe del cosiddetto mal di pancia di Nández.
17 SETTEMBRE: LA LETTERA AL CLUB – “Estimados, Le scribo en referencia a los documentos que yo firmé el 9 agosto de 2019 a la 01.00 am para jugar en Cagliari Calcio”. Inizia con queste parole la missiva firmata da Nahitan Nández lo scorso 17 settembre e indirizzata al club di via Mameli, con la quale l’uruguaiano (presumibilmente dopo aver incassato il primo stipendio italiano) avvisa di aver dato mandato a un legale italiano, Vittorio Rigo, per tutelare i suoi interessi dal punto di vista contrattuale. Oggetto del contendere, come noto, i famosi 1,6 milioni di euro – ritenuti netti dall’entourage dell’uruguagio, lordi a livello contrattuale – e il regime di tassazione per lavoratori impatriati, come stabilito dal Decreto Crescita in vigore a partire tra pochi giorni. “Mandé todo a un abogado para que los revise y me ha informado que no recibiré 1.600.000 euros netos anuales como acordamos ya que fue la condición única y principal por la que me decidí por vuestro club”, sono alcuni passaggi chiave della lettera inviata dal calciatore uruguaiano al club rossoblù. E ancora: “entonces ya que estos problemas me tienen mal, desde hoy firmé un poder al avv. Vittorio Rigo para actuar en mi nombre y protección. Contactarlo urgente”, firmato Nahitan Nández.
4 NOVEMBRE: IL CASO VIENE FUORI – Le prime avvisaglie di questo malumore si sono avvertite a partire dallo scorso 4 novembre, nelle ore immediatamente successive al gran successo del Cagliari sul campo dell’Atalanta, uno dei momenti più alti della prima parte di stagione rossoblù. Un articolo pubblicato da TuttoMercatoWeb.com parla di “malumore, frizioni, ma non di un vero e proprio caso”, dando il via a una serie di speculazioni giornalistiche che avevano fatto emergere la querelle. In modo sempre sibillino, dato che sia l’entourage del calciatore che il club non hanno mai smentito ufficialmente l’esistenza del caso, tanto che dopo alcuni giorni di passione la bolla si sgonfia, grazie anche alle parole dell’intermediario dell’affare Davide Lippi che, da noi interpellato a riguardo, parla di “trattativa chiusa nel rispetto di ogni regola, per questo sia io che il Cagliari siamo tranquilli”.
4 DICEMBRE: UDIENZA FISSATA PER GENNAIO – Dopo alcune settimane di stallo, esattamente un mese più tardi, ecco che il tam-tam riprende vigore: nessun passo indietro, nessuna volontà di mollare da parte di Nández e del suo procuratore, Pablo Bentancur che, attraverso una delle società a lui riconducibili (la Goal Services Consulting, con sede a Lugano), porta il Cagliari Calcio in tribunale per una questione di diritti di immagine: contenzioso civile registrato con il numero 9387/2019, con provvedimento d’urgenza ex art. 700 del Codice di procedura civile, giudice Stefano Greco (Sezione Prima). Attore la Goal Service Consulting (seguita dallo studio legale associato Pilurzu), convenuto il club rossoblù, con udienza fissata dal giudice per il prossimo 14 gennaio alle ore 10. Giulini, interpellato in merito dal collega Alberto Masu (Unione Sarda e Videolina) durante la conferenza stampa ad Asseminello con cui è stata ufficializzata la nomina di Gigi Riva a presidente onorario del Cagliari, ha risposto così: “Nández? A noi non è arrivata nessuna notifica dal Tribunale, sono notizie che abbiamo appreso dalla stampa. Nahitan partirà per l’Uruguay e tornerà per il 29 o il 30 dicembre, per la ripresa dei lavori”. Ossia nelle prossime ore, quando el León tornerà a disposizione di Maran insieme agli altri sudamericani.
E ADESSO? – Ma quello del 14 gennaio è solo uno dei contenziosi aperti dall’entourage di Nández, deciso più che mai ad ottenere, anche sulla base di corrispondenza certificata in sede di trattative, quanto sostiene di aver pattuito con il club rossoblù, tanto da intraprendere un’azione legale anche per provare ad arrivare all’annullamento del contratto. Il pool guidato dall’avvocato Rigo avrebbe cercato uno studio legale cagliaritano per fare da referente in loco e da consulente, ma mantenendo ovviamente per se la facoltà di decidere la linea difensiva da tenere. Dopo aver vagliato diverse ipotesi, alla luce delle evidenti connessioni fra la normativa FIFA e quella civile-ordinaria, tra cui quella di uno studio legale specializzato in diritto sportivo, avrebbe poi rivolto l’attenzione ad un altro noto studio, specializzato in diritto del lavoro, con cui però sarebbero sorti dei problemi, stando anche a quanto riportato oggi dall’Unione Sarda, sulla strategia difensiva da portare avanti. áCiò detto, resta più di qualche ombra: sono i legali ad aver rinunciato al mandato, come sostenuto dal quotidiano oppure è lo staff del León ad aver deciso di cambiare e affidarsi ad altri? Nelle prossime ore è lecito aspettarsi altre novità sul caso che, a pochi giorni dalla riapertura del mercato, potrebbe infiammare la campagna acquisti-cessioni in casa Cagliari.
R. Pinna – M. Zizola