“Suffrendi pa’ te, murendi pa’ te, cantava di te Sassari. Ma gandu lu tempu, non t’ammenta di me, cantu sempri pa’ te, Sassari“, sulle note di “Sassari” dell’indimenticabile Giovannino Giordo, nel recente passato gli applausi facevano da accompagnamento alla canzone e all’uscita dei giocatori della Torres dal terreno di gioco del Vanni Sanna. Una dichiarazione d’amore nei confronti della città , scelta dopo il triplice fischio che negli ultimi due anni spesso lasciava nei tifosi quella sensazione romantica piena d’orgoglio, che faceva andar via gli spettatori dall’Acquedotto appagati e soddisfatti dopo un’altra gara passata a combattere per la corsa ai vertici del campionato. Sensazioni totalmente in contrasto con questo inizio del campionato, con il ko contro la Sambenedettese per 0-2 che lascia indubbiamente spazio a dispiacere, rammarico e mette di fronte a una lotta per mantenere la categoria che va saputa metabolizzare nel minor tempo possibile.
DifficoltÃ
La gara contro la Sambenedettese di ieri 4 ottobre è lo specchio perfetto dello stato attuale della Torres. Una squadra in difficoltà , in sfiducia che non riesce ad alzare la testa e avere una reazione tale da poter aggirare l’ostacolo dato da un inizio altamente al di sotto delle aspettative. Uno scoramento generale che si è trasformato in una squadra slegata nei vari reparti, quindi in una non prestazione fatta di errori commessi anche in situazioni più semplici. Costante ritardo negli uno contro uno o nelle seconde palle, passando per una passività in fase offensiva che rende difficile trovare un punto positivo da cui ripartire dopo il tonfo contro la squadra marchigiana. E dire che Pazienza ha provato a cambiare le carte, inserendo Starita e Di Stefano alle spalle di Musso, provando quindi ad alzare il baricentro della squadra con l’intento di creare maggiori pericoli, tentativo che però non è bastato. Come non è bastato per riuscire a creare seri pericoli nemmeno schierare tutti (tranne Fois) i giocatori offensivi per trovare una via diversa per riaprire la partita. Tutti segnali negativi che si trasformano in allarmanti se si guarda a una classifica generale che vede la Torres tra le peggiori in campionato insieme al Bra (5 punti entrambe), davanti solo al Perugia a quota 3 punti con una gara ancora da giocare e il Rimini fanalino di coda per via degli 11 punti di penalizzazione che al momento è a quota -4 (quindi con 7 punti totalizzati).
Settimana calda
“Abbiamo toccato il fondo. Ancora non ho parlato con la società , ma io credo in questa squadra. Se non credessi nelle potenzialità della rosa che ho a disposizione non esiterei un minuto a dimettermi“, così Pazienza a margine del match in sala stampa, con il direttore sportivo dei rossoblù Andrea Colombino che poco dopo l’intervento ai microfoni del tecnico di San Severo ha dato fiducia al tecnico: “Al momento Pazienza è confermato, ma siamo molto delusi e dispiaciuti, parleremo in settimana per capire se qualcosa si è rotto“. Confermato, ma al momento, con ancora una discussione da intavolare per capire quali sono i progetti e le soluzioni da adottare per venir fuori da questa crisi. Con la settimana alle porte che si conferma calda ai piani alti di via Coradduzza. Nell’ultimo anno quando le cose non andavano bene, come lo scorso 27 novembre a margine del ko contro il Milan Futuro per 0-1 o qualche giorno più tardi il 1° dicembre a margine della sfida persa per 1-2 contro l’Ascoli, il triumvirato della squadra composto da Scotto, Mastinu e Antonelli – capitano, capitan futuro e vice capitano – ci aveva messo la faccia insieme a Daniele Bianchi per difendere in maniera decisa l’operato di Alfonso Greco. Questa volta invece, è intervenuto il diesse Colombino, che ha dato fiducia ma allo stesso tempo non ha chiuso tutte le porte con le parole “al momento“, “dobbiamo parlare per capire se si è rotto qualcosa“. Tutti indizi che sa da un lato possono sembrare inequivocabili con la fiducia confermata nei confronti dell’attuale tecnico rossoblù, dall’altro se analizzati minuziosamente danno adito a riflessioni. Insomma una settimana in cui servirà prendere decisioni e capire che direzione prendere: invertire la rotta oppure fissare la deadline nello scontro diretto con la Vis Pesaro e dare quindi ancora fiducia a un progetto condiviso da società e allenatore che al momento fatica a delinearsi?
Andrea Olmeo














