Muscoli, qualità e spirito di adattamento. Nicola Nanni dal suo arrivo alla Torres si è subito messo in mostra tra sponde, sportellate e capacità nel dare maggiore fluidità e pulizia alla manovra rossoblù dalla trequarti in su. Dai segnali incoraggianti mandati da subentrato nel finale contro il Milan Futuro, al tanto lavoro sporco fatto nella prima da titolare contro il Pineto, alla rete dell’1-0 realizzata nella gara di martedì 24 settembre contro il Sestri Levante. Un impatto più che positivo in cui sono emerse le diverse caratteristiche del nuovo numero 32 dei sassaresi che fanno di lui una pedina più che utile all’interno dello scacchiere di Alfonso Greco in vista di questa Serie C.
Impatto
Profilo basso, idee chiare e voglia di rilanciarsi dopo un’annata difficile vissuta a Olbia a cui ha fatto seguito un’estate passata ad allenarsi in solitaria. La volontà di ritagliarsi uno spazio importante ma allo stesso tempo di non essere solamente il giocatore utile alla manovra, ma anche impattante in termini realizzativi. “Io cerco di legare il più possibile con i compagni e di completare il mio lavoro in base alle loro caratteristiche, poi so che devo migliorare i numeri sottoporta ma mi metto a disposizione della squadra”. Parole a cui hanno fatto seguito i fatti per l’attaccante sammarinese che in queste prime apparizioni con la maglia dei rossoblù ha dimostrato quanto può essere utile alla causa. Un riferimento costante su cui fare affidamento quando si fa fatica a uscire dal basso e si è costretti ai lanci lunghi, capacità nel far salire la squadra e garantire nuove linee per lo sviluppo della manovra offensiva. Gare in cui si è sacrificato, ma allo stesso tempo ha trovato la gioia personale, come in occasione del match contro il Sestri Levante realizzando la rete dell’1-0 sul cross pennellato da Mastinu.
Ambientamento
Se da un lato, come detto, in queste prime gare sono arrivate buone impressioni, allo stesso tempo c’è una condizione atletica ancora da migliorare, con l’autonomia del numero 32 della Torres che è ancora lontana dai 90 minuti. Tempo e lavoro in questo senso saranno utili all’ex Olbia per aumentare i giri del motore e dare maggiori garanzie a mister Alfonso Greco. Aspetto normale considerato che Nanni, da svincolato, è diventato ufficialmente un giocatore della Torres 21 giorni fa, il 6 settembre, durante la sosta per le nazionali. Con il classe 2000 che il giorno prima di diventare rossoblù ha conquistato la prima storica vittoria in gara ufficiale del San Marino (1-0 contro il Liechtenstein). Approdato in Sardegna l’11 settembre, i tanti infortuni occorsi in quel di via Coradduzza hanno reso necessario buttarlo subito nella mischia, nonostante i pochi allenamenti a disposizione in seguito al fitto calendario della Torres che dal 14 settembre ha disputato 4 gare in 10 giorni (Campobasso, Milan Futuro, Pineto e Sestri Levante).
Intesa
Lavorare sulla condizione, ma anche nell’intesa con gli altri compagni di reparto. Al Vanni Sanna, contro il Pineto, per Nanni tanto lavoro sporco nel far salire la squadra ma anche fatica nella collaborazione con Fischnaller e Goglino. Miglioramenti che si sono visti però nella sfida in Liguria contro il Sestri Levante, anche grazie ai tanti cross messi da Scotto, con il sammarinese e il capitano che nel dialogo sullo stretto hanno dimostrato di dover ancora affinare il feeling. Sarà interessante anche capire come Nanni si comporterà insieme a Varela una volta che l’ex Reggiana sarà rientrato dall’infortunio, con le caratteristiche dei due che possono essere complementari e funzionali non solo per valorizzare le abilità aree dell’ex Olbia, ma anche per sfruttare l’attacco alla profondità del numero 70 rossoblù. Buon inizio, ma ancora un lungo per Nanni che, con la Torres, dovrà dimostrare di non essere solamente un uomo squadra, ma anche un terminale offensivo continuo e di affidamento.
Andrea Olmeo
