Sempre vincente, pur dando la chiara impressione di non essere ancora la vera Torres. Detta così può sembrare una critica e invece per la squadra di Alfonso Greco è un gran complimento. Anche perché dopo un’estate di ampia rivoluzione sul mercato è più che naturale che ai rossoblù serva tempo per prendere le giuste misure a una stagione che vede Scotto e compagni chiamati a un salto in alto alla voce ambizioni nel girone B della Serie C. L’ultimo 2-1 in rimonta in casa contro il Rimini, che fa il paio all’altro successo per 2-1 all’esordio in trasferta contro la Recanatese, ha certificato però la qualità e il carattere di una formazione che, in attesa ancora di trovare ogni meccanismo alla perfezione, sa già portare dalla sua parte gli episodi chiave e sa vincere anche le partite in modo sporco. E già questo è un netto passo avanti guardando al recente passato.
Profondità
Il Rimini, tra mille difficoltà estive e un netto ritardo di preparazione, si è presentato a Sassari provando a cambiare pelle, tanto che nel primo tempo gli ospiti hanno sorpreso e non poco, e non solo con la rete del vantaggio di Gigli, i ragazzi di Greco. Una Torres parsa molto contratta non solo in fase difensiva ma anche palla al piede, con i rossoblù che probabilmente a livello umorale hanno un po’ sofferto l’ansia della prima davanti a un Vanni Sanna in festa e con quasi 4 mila spettatori. Non a caso a fine gara sul tema è tornato lo stesso Greco: “Abbiamo iniziato un po’ timorosi, ma credetemi che ci tenevamo tantissimo a non deludere il nostro pubblico che ci ha regalato un entusiasmo fortissimo“. A far passare al gruppo sassarese l’ansia da prestazione, tipica anche nella scorsa stagione della Torres in formato casalingo, ci ha pensato proprio il tecnico romano che all’intervallo ha ribaltato il suo spogliatoio e il suo schema tattico con tre cambi. E tutti con nomi importanti, fuori Scotto, Mastinu e Dametto per Fischnaller, Kujabi e Idda. Già solo questa alternanza fa capire la qualità e la profondità della rosa costruita in estate dal direttore sportivo Andrea Colombino. Abile però Greco a smentire le sue scelte iniziali e a non guardare veterani o uomini dal forte appeal mediatico per provare a ribaltare la sfida. Un polso nei momenti di maggiore frenesia che tornerà utile.
Diakite
Una nota a parte nella sfida al Rimini, nella serata che ha visto la Torres lanciarsi in vetta a punteggio pieno dopo due giornate, va fatta per Adama Diakite. Centravanti che a Sassari non ha bisogno di presentazioni ma che stagione dopo stagione sta dimostrando sempre di più la sua importanza in questo progetto. Colpisce soprattutto un fatto: all’aumentare delle ambizioni rossoblù non diminuisce il suo supporto, anzi. Fondamentale in Serie D dopo l’infortunio di Scotto, decisivo per la salvezza in C l’anno scorso e ancora imprescindibile anche in questa stagione in cui la Torres ha provato a spostare il radar dalla salvezza, che resta chiaramente il primo obiettivo, ai playoff. Canta e porta la croce Diakite, perché, oltre alla rete fantastica di testa e alla freddezza su rigore, ha dimostrato ancora una volta di sapersi mettere a completa disposizione dei compagni con tanta lotta, con sponde e aprendo costantemente il campo agli inserimenti dei centrocampisti e degli altri attaccanti. Arrivato tre anni fa tra le aspettative della piazza ma in punta di piedi, ora viene difficile immaginare una Torres senza di lui.
Derby
La prossima settimana Torres e Olbia ci regaleranno un derby in vetta, vero è solo la seconda giornata, ma continuare a sognare, specie dopo i patemi di entrambe l’anno scorso in Lega Pro, non costa nulla. Visto soprattutto l’interesse mediatico che avrà l’evento del Nespoli nel prossimo weekend. L’impressione è che il primo derby stagionale non avrà grande importanza a livello di classifica ma potrà essere importantissimo per la presa di consapevolezza di una o l’altra squadra. In casa Torres riuscire a vincere il primo scontro con i cugini dal ritorno tra i professionisti sarebbe un ulteriore tassello di fiducia per lo spogliatoio e la giusta iniezione di entusiasmo per la piazza.
Roberto Pinna