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Scotto (Torres) e Podda (Sestri Levante) in azione | Foto Sestri Levante Calcio

Torres, tre punti di “testa” e gestione: fin qui nessuno come i rossoblù

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La nostra analisi dopo il successo della Torres sul campo del Sestri Levante (QUI la cronaca, QUI i nostri giudizi) che vale ai rossoblù la conferma del primo posto in solitaria in vetta al Girone B di Serie C.

Inutile negarlo: la sfida di Carrara contro il Sestri Levante era il primo vero bivio della stagione in casa Torres. Dopo le prime quattro vittorie di fila contro Recanatese, Rimini, Olbia e Carrarese, affrontare il Sestri Levante penultimo poteva rappresentare il classico trappolone. Squadra da un solo successo (0-1 nel derby ligure contro la Virtus Entella) e tre sconfitte, matricola del Girone B e nuovamente in Terza Serie dopo oltre settant’anni, senza nomi di peso in mezzo al campo. Tutte condizioni, sulla carta, per rischiare di sottovalutare l’avversario. Soltanto sulla carta, però: perché Scotto e compagni hanno dato continuità alle quattro vittorie, portando a casa un successo preziosissimo sia in chiave classifica che per il morale di un gruppo che, fin qui, ha dato dimostrazione di grande unità. E grande merito di questo va ascritto ad Alfonso Greco, allenatore pratico e uomo di poche parole, che nelle prime cinque giornate è stato capace di gestire bene il turnover, con i risultati del campo che gli hanno dato sempre ragione. Contro il Sestri Levante il mister di Ostia ha puntato su tre cambi rispetto alla Carrarese, con la fisicità di Diakite e Kujabi necessaria per reggere l’urto della voglia di far punti dei rossoblù liguri, più la corsa e il sacrificio di Pelamatti a sinistra. A loro si è aggiunto, giocoforza, quello tra Antonelli e Fabriani: il numero 23 ha dovuto alzare bandiera bianca dopo circa 25 minuti di gioco, nei quali aveva ingaggiato un bel duello fisico con l’albanese Toci, ex centravanti della Fiorentina Primavera. La traversa di Forte al 17′, su cui Zaccagno è stato ancora una volta super dopo i miracoli contro la Carrarese, è stato il segnale della pericolosità dei ragazzi di Barilari: con una metafora pugilistica, come un cazzotto inaspettato ricevuto dall’avversario.

Lucidità e cattiveria

È stata la partita che mi aspettavo, una partita complicata e difficile. I ragazzi sono stati bravi perché si sono preparati per questa situazione. Se fossimo entrati in campo con presunzione, ne saremmo usciti male”. Schietto e lucido come di consueto, Greco nel postpartita ha letto bene la gara. La Torres ha vinto perché, ancora una volta, è stata superiore all’avversario dal punto di vista mentale: passata la buriana dei primi 45′, nella ripresa ha colpito e affondato alla prima occasione con Zecca. La voglia di passare in vantaggio con una partenza a razzo, già vista contro Rimini e Carrarese, è stata ciò che ha indirizzato il match a favore dei rossoblù di Sassari, abili a reggere la reazione dei padroni di casa e a controllare. L’ingresso al 63′ di Mastinu e Fischnaller, due autentici top per la categoria, ha permesso a Greco di dosare le forze nel reparto offensivo facendo riposare Ruocco e Diakite, mantenendo sempre alta la pressione sulla difesa ligure. La profondità della rosa in mano al tecnico romano è un altro dei punti di forza di questa Torres, insieme all’esperienza nel gestire partite di questo genere dei vari Giorico, Idda e dello stesso Scotto, autentico valore aggiunto rispetto all’anno scorso. La capacità di soffrire e colpire al momento giusto è propria delle grandi squadre, ma ovviamente è ancora presto per sapere se i sassaresi sapranno mantenerla costante fino alla fine. Fino a oggi, però, la bravura di Greco e dei suoi ragazzi nel saper gestire partite sporche – come le gare contro Recanatese, Rimini e Sestri Levante – è stata innegabile e anche i più convinti tra i suoi detrattori si sono dovuti mettere l’anima in pace.

Testa alla Juventus Next Gen

Ora in casa Torres è già tempo di pensare alla seconda trasferta consecutiva, in programma domenica 1° ottobre in casa della Juventus Next Gen, che con la vittoria di Ancona si è sbloccata dopo tre sconfitte di fila. “Il primato? Adesso non è tempo di guardare la classifica, ragioniamo partita dopo partita. L’importante è avere questo atteggiamento, saper soffrire quando c’è da soffrire e non mollare mai”, ha detto Greco in conferenza stampa. Parole da pompiere navigato, che ben conosce le insidie dell’eccesso di euforia: Sassari però vuole continuare a sognare in grande e questa Torres, insieme all’Inter unica società a punteggio pieno nel calcio professionistico italiano, ha tutte le carte in regola per alimentare l’entusiasmo dei suoi tifosi. A patto, però, di mantenere questa capacità di lettura e gestione delle gare ammirate finora.

Francesco Aresu

TAG:  Serie C Torres
 
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