“La sconfitta contro la Pianese è un passo indietro. Abbiamo sbagliato sotto tutti i punti di vista, anche prima dell’inferiorità numerica. A tratti mi sono vergognato”. L’analisi a caldo dell’allenatore della Torres Michele Pazienza nella sala stampa del Vanni Sanna a margine della sfida persa per 0-2 contro la Pianese, risuona ancora più forte all’indomani del match. Una disamina lucida, sincera, senza veli né filtri, che non ammette scusanti e punta a dare uno scossone d’orgoglio per ritrovare la via intrapresa nelle prime due uscite stagionali contro Livorno e Pontedera.
Prestazione
La Torres non ha giocato bene, questo è un dato di fatto. Una squadra che ha provato timidamente a bussare dalle parti della difesa ospite senza però riuscire a essere realmente pericolosa in una gara, sulla carta, ampiamente alla portata dei rossoblù. Una sfida giocata per 60 minuti più recupero in inferiorità numerica, con una condizione ancora non ottimale data dai diversi nuovi acquisti non ancora al 100% e dalle assenze pesanti come quella di Mastinu e Zaccagno. Attenuanti lecite, ma che non bastano per rendere meno amara la sconfitta. Perché se contro il Campobasso mister Pazienza ha salvato la prestazione del secondo tempo fornita dai suoi, a margine del match contro la Pianese non ha evidenziato aspetti positivi. A partire dall’atteggiamento e in particolare nei calci piazzati, quando l’inferiorità numerica – come detto dallo stesso Pazienza – non è un aspetto che incide in negativo. Ed è proprio i gol subiti sui calci da fermo una delle note dolenti della Torres in queste ultime due tappe del campionato, con 3 delle 4 reti subite tra Campobasso e Pianese, arrivate proprio sugli sviluppi di queste situazioni. E in gare difficili, sporche e bloccate, episodi come questo possono condizionare l’esito di una gara.
Tra gestione dei cartellini e condizione
Altro tema importante è la gestione dei cartellini. Nelle prime tre gare del campionato sono in totale 15 i gialli mostrati ai rossoblù: 4 contro il Pontedera (costati l’espulsione per doppia ammonizione a Lunghi), 5 contro il Campobasso e 6 nel match di ieri contro la Pianese (di questi due rivolti a Brentan che è stato espulso al 35’). Un dato elevato che può dipendere da più fattori: dal nervosismo, come il giallo per proteste rivolto a Fabriani, ma anche dalla condizione che quando non ottimale porta a scelte dettate da mancanza di lucidità, come per la seconda ammonizione di Lunghi nella gara contro il Pontedera che gli è valsa l’espulsione. Un dato che sicuramente va invertito e sul quale bisognerà prestare maggiore attenzione per evitare di perdere pedine importanti durante le varie gare del campionato. Come accaduto per Lunghi a Campobasso o come succederà sul campo del Bra con Brentan, che salterà il quarto turno per squalifica. Un’assenza ancor più pesante se si considera anche che Mastinu è ancora in via di recupero dopo l’intervento al ginocchio. Aspetti, come quello legato ai cartellini, da correggere e altri, come quello legato alla condizione fisica, su cui lavorare. Perché questa Torres ha del potenziale, ed è meglio di quella vista nei match contro Campobasso e Pianese. E come detto giustamente anche da Mercadante a margine del match contro i ragazzi di Birindelli, la strada è lunga e c’è tanto da pedalare, con la trasferta sul campo del Bra che sarà importante per trasformare il passo indietro di ieri 6 settembre in uno slancio verso la scoperta della vera Torres.
Andrea Olmeo














