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Torres | Talento e gol pesanti: a Cesena l’uomo-chiave è sempre Ruocco

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“Si trasforma in un razzo missile, con circuiti di mille valvole, tra le le linee sprinta e va… Ma chi è? Ruocco-Robot, Ruocco-Robot”. Perfetto come un robot e rapido come un razzo, in queste ultime giornate del girone B della Serie C, così come in tutte le ultime tre annate a tinte rossoblù, tra i protagonisti della Torres di Alfonso Greco c’è sicuramente Francesco Ruocco. Gol belli, ma soprattutto pesanti quelli fatti dal numero 10 dei sassaresi che, nel momento del bisogno è venuto fuori con personalità, prendendosi sulle spalle i rossoblù e portandoli alla sfida del Dino Manuzzi contro il Cesena con la possibilità di giocarsi la carta sorpasso ai danni della capolista.

Dieci multitasking

Guizzi, reti, assist e quella capacità di fare da collante tra centrocampo e attacco che lo rendono una spina nel fianco costante per gli avversari. La stagione di Ruocco, fino a questo momento, è a dir poco positiva. Un rendimento continuo e costante che lo ha portato, al termine del diciassettesimo turno del girone B della Serie C, a essere il capocannoniere dei sassaresi con 8 reti in 17 presenze. Da titolare o a gara in corso – come accaduto nelle sfide contro Olbia, Juventus Next Gen, Lucchese e Perugia – per il fantasista campano non fa differenza. La sua presenza in campo si nota sempre. Nelle partite da subentrato, infatti, Ruocco ha inciso soprattutto nella gara contro i galluresi, procurandosi il rigore che ha permesso a Scotto di segnare il 2-0, e in quella contro i toscani allenati da Giorgio Gorgone, siglando la rete del definitivo 2-0. Non solo abilità tecniche ma anche tanta personalità. Qualità, quest’ultima, che gli ha permesso di realizzare reti fondamentali. Quattro di queste otto hanno consentito ai rossoblù di sbloccarsi durante una gara: come accaduto contro Recanatese, Carrarese, Ancona e Fermana. Marcature dal peso specifico importante non solo per l’economia di un match, ma anche per quella della classifica della Torres. Il gol vittoria contro l’Ancona, il raddoppio di Pescara – che ha permesso ai sassaresi di conservare il vantaggio nonostante la rete segnata dai ragazzi di Zeman -, il centro realizzato contro la Fermana che ha evitato la sconfitta ai rossoblù. Senza Ruocco la Torres ora sarebbe sempre al secondo posto in classifica ma con 7 punti in meno, a quota 33, distante 9 lunghezze dal Cesena e la sfida di domenica 17 dicembre alle ore 14.00 allo stadio Dino Manuzzi (clicca qui per leggere la news sulla caccia al biglietto in città) contro i bianconeri avrebbe tutto un altro umore.

Crescita

Il percorso di crescita fatto dal calciatore classe 2001 in quel di Sassari è stato esponenziale. La voglia di rivalsa data dal salto all’indietro di categoria – passando dal club Giana Erminio (in Serie C) alla Torres (ai tempi in Serie D) nel 2021 – unita alla gestione meticolosa e attenta del suo talento fatta da Alfonso Greco. Con il tecnico romano che con cura ha coltivato la sua crescita facendolo diventare una pedina fondamentale dello scacchiere rossoblù di quest’anno. Una percorso graduale che è passato anche dal suo posizionamento in campo. Prima come esterno, poi come seconda punta fino a diventare un attaccante moderno capace di essere incisivo e determinante come trequartista nel 3-4-2-1 del tecnico romano. Ora di fronte al fantasista campano la sfida contro il Cesena, una gara importante e decisiva per il cammino in campionato dei sassaresi. Una chance da non perdere per continuare a sognare in grande. Un big match in cui il numero 10 della Torres, così come fatto finora, dovrà mettere al servizio del gruppo il suo talento, alla ricerca del colpaccio in quel di Cesena per scalzare il titolo di capolista alla favorita del campionato.

Andrea Olmeo

TAG:  Torres
 
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