Settimana di fondamentale importanza quella che si sta vivendo in casa Torres, con i rossoblù e Michele Pazienza obbligati a una reazione dopo un’inizio di campionato tormentato e difficile. Una doppia chance di riscatto fallita nei match casalinghi contro Ascoli e Sambenedettese che ha, per usare le parole del direttore sportivo Andrea Colombino, deluso la società spingendo il diesse dei sassaresi a chiedere scusa a nome del club. Giorni di avvicinamento al prossimo appuntamento del girone B sul campo della Vis Pesaro dal sapore di uno scontro diretto salvezza che gioco forza, per evitare situazioni spiacevoli, dovrà portare a delle risposte.
Risposte
Quella di domenica 12 ottobre (ore 12.30) in casa della Vis Pesaro sarà la gara delle risposte, quelle da dare in campo da parte dei rossoblù, per evitare che si trasformi nella sfida delle decisioni che eventualmente si dovranno prendere al termine dei 90 minuti. Segnali che dovranno arrivare ovviamente da parte di tutta la squadra, ma anche da parte di alcuni singoli – tra già presenti e nuovi – che finora non sono riusciti a venir fuori in queste prime otto gare di campionato. Reazione che mister Pazienza, dopo la fiducia a tempo data da Colombino a margine della sfida del Vanni Sanna di sabato 4 ottobre, dovrà trovare per creare la cura che possa risanare una squadra demoralizzata e confusa. Si attendono segnali in termini di carattere in risposta alle difficoltà viste nell’avere una reazione o nel prendere in mano la gara come accaduto in particolare contro la Sambenedettese, passando per la ricerca di una maggiore pericolosità offensiva per smuovere lo 0 fissato alla voce gol fatti negli utlimi due match (persi contro Ascoli 0-1 e Sambenedettese 0-2). Certo le assenze di Giorico e Mastinu pesano, abbassando il livello della qualità e diminuendo quindi la facilità di produrre trame di gioco dalla cintola in su. Però allo stesso tempo, l’assenza di due dei fari della manovra non può essere un alibi, perché è necessario trovare soluzioni alternative. Anche perché la Torres ha qualità nelle proprie corde in avanti, che però al momento stentano a emergere. E Pazienza nell’ultimo match ha provato a trovare nuove soluzioni, come promesso nel post gara della sfida di Ascoli. Sia dal primo minuto, come la scelta di Starita, Di Stefano e Musso in avanti, sia a gara in corso con l’inserimento di tutti i giocatori offensivi nel finale di gara contro Eusepi e compagni. Tentativi che però non hanno portato i frutti sperati condannando i rossoblù a un meritato ko.
Responsabilità
“Forse uno degli errori che ho fatto è stato di responsabilizzare poco la squadra“, così Pazienza a caldo nel post partita dell’ultimo match. Un’analisi introspettiva e lucida, un esame di coscienza che ha come intento quello di creare un’unione di intenti tra senatori e giovani al fine di responsabilizzare la squadra per trovare nuove energie mentali e uscire dalla crisi. Ed è proprio questo il lavoro maggiore da fare in settimana, più delle idee da trovare in campo e più delle soluzioni da poter adoperare a gara in corso. Spesso si è usata la carta di una rosa ringiovanita e ampiamente rinnovata: giusto, ma nella maggior parte delle gare sei o sette undicesimi dei titolari erano già presenti lo scorso anno e l’anno prima ancora. Vero che la rosa è ringiovanita, ma altrettanto vero che l’età media della Torres è sempre stata più alta dell’avversario nelle rispettive giornate. Una serie di attenuanti e alibi che a tutto portano fuorché a creare una maggiore responsabilità collettiva. Un lavoro sulla testa della squadra che sì è compito dell’allenatore, ma allo stesso tempo che deve nascere in ognuno dei singoli, in particolare nei più giovani che dovranno esser bravi nel crescere in fretta e dare delle risposte in questo senso. Perché il campionato non aspetta e già da domenica i tre punti in palio saranno dal grande valore, sia a livello di classifica che per il futuro di una Torres che ha disperata necessità di equilibrio e certezze.
Andrea Olmeo














