Nell’era di Internet, degli smartphone o delle smart tv, tutti quanti per avere un prodotto rinnovato e di maggiore qualità abbiamo scaricato degli aggiornamenti. Allo stesso modo ha fatto la Torres versione 2023/2024 ingaggiando Giuseppe Mastinu. In queste 15 tappe del girone B della Serie C il tecnico dei sassaresi Alfonso Greco lo ha schierato prima in mediana, poi sulla trequarti e infine nuovamente in mediana. Una ricerca costante del perfetto posizionamento del numero 21 rossoblù che sta iniziando a dare i frutti sperati, con il calciatore ex Pisa che contro il Gubbio ha fatto una tra le migliori partite della stagione.
Doppio volto
Il Mastinu visto in occasione della sfida contro gli uomini di Piero Braglia è stato autore di una prestazione dal doppio volto. Nella prima frazione, quando i sassaresi stavano avvolgendo gli ospiti nella propria metà campo, grazie alla collaborazione di Giorico in fase di copertura ha dato man forte al reparto avanzato. Ha fatto da collante tra centrocampo e attacco, ha creato superiorità numerica dando così sempre una soluzione in più in avanti (come accaduto al 39′ della sfida contro gli umbri quando, servito da Fischnaller, ha costretto Vettorel all’intervento in due tempi per evitare la rete del 2-0). Il ventaglio di possibilità che il numero 21 dei sassaresi garantisce a mister Greco è svariato. Ogni calcio d’angolo o punizione battuti dalla destra, destano il panico tra gli avversari: cross velenosi, indirizzati nello specchio della porta che possono trasformarsi in assist per le torri, o conclusioni dirette. Importanza in fase di supporto agli attaccanti e sui calci da fermo, che si uniscono alla capacità di dare maggiore pulizia e fluidità quando la Torres deve impostare un’azione o sfruttare le proprie abilità nel ripartire in contropiede: lanci in profondità, passaggi semplici ma intelligenti e cambi di gioco a occhi chiusi di quaranta metri. Tutte giocate certificate dalla qualità di Mastinu. Dote innata nel sapersi destreggiare in avanti che si unisce, come accaduto anche nel secondo tempo dell’ultimo match di campionato, alla capacità e alla voglia di aiutare il gruppo nei momenti in cui c’è da soffrire. Raddoppi di marcature, scatti di 30 metri per andare ad agevolare il compito in fase di copertura degli esterni e ampliare il proprio raggio d’azione quando c’è da aiutare gli attaccanti nel portare il primo pressing. Un elenco lunghissimo di note positive che il centrocampista sassarese ha fatto vedere durante la stagione e che, in occasione della sfida contro il Gubbio, ha dato dimostrazione di padroneggiare al meglio.
Tra ruolo e ambientamento alla Serie C
Il pezzo da 90 di un mercato estivo da applausi firmato Andrea Colombino, direttore sportivo della Torres. Un giocatore che grazie alla sua qualità ed esperienza ha permesso alla Torres di fare non solo un passo in avanti, ma due. Nella sua carriera Mastinu, dopo la breve parentesi in Serie D (due stagioni in cui ha totalizzato 56 presenze e 25 gol), ha totalizzato 131 presenze in Serie B con le maglie di Pisa e Spezia e proprio con la formazione ligure ha conquistato una storica (la prima per i bianconeri) promozione in Serie A (stagione 19/20). L’annata successiva, quella 20/21 è sempre con lo Spezia, tre presenze in Serie A contro Lazio, Inter e Genoa. Dopo due stagioni al Pisa, è arrivata la prima esperienza della sua carriera in Serie C con la maglia della Torres. Una categoria differente, compagni nuovi e allenatore nuovo: tutti fattori che incidono tanto nella capacità di adattamento alla nuova realtà. Un percorso durato 15 giornate che, in occasione dell’ultimo match contro il Gubbio, dopo una crescita costante hanno dato alla luce il vero Mastinu. Un viaggio in cui il calciatore sassarese ha dovuto prendere le misure con un ruolo da centrocampista centrale in una mediana a 4 che non sempre ha fatto. In carriera infatti, prima del suo approdo a Sassari, il giocatore classe 1991 ha giocato prevalentemente come ala destra o trequartista. “Schierare Mastinu a centrocampo di fianco a Giorico mi dà la possibilità di avere un giocatore offensivo in più“, queste le parole del tecnico della Torres Alfonso Greco nelle diverse volte in cui, durante questo avvio di stagione, gli è stato chiesto sul possibile schieramento del suo numero 21. Una scommessa vinta dall’allenatore di Ostia che, come spesso è accaduto in questa annata, ha avuto ragione anche in questo caso.
Da piatto principale del menu della Torres durante la sessione di trattative, a contorno d’accompagnamento che dà una marcia in più alla pietanza durante il campionato. La qualità messa al servizio del gruppo con un lavoro prezioso, ma che molto spesso è valorizzato solo dall’occhio più attento. Un percorso di crescita a cui manca solamente trovare il gol, un ultimo passo da compiere per trasformarsi da pedina preziosa a diamante puro della formazione rossoblù.
Andrea Olmeo