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Torres, più nervi che equilibrio: ma va bene così per ripartire

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Ci sono vittorie e vittorie. Ci sono successi belli, rotondi e dalla grande prestazione che aiutano a consolidare certezze tattiche e fiducia di una squadra. E poi ci sono successi sofferti, strappati con i nervi che sono molto utili ad allontanare dubbi e a dare serenità allo spogliatoio. Ecco il 3-2 della Torres a Pontedera è sicuramente catalogabile nella seconda lista di vittorie per importanza.

Momento

In Toscana la squadra di Alfonso Greco ha sbandato dopo un impatto discreto al match, subendo un gol e salvandosi grazie ai due legni colpiti dai padroni di casa. Poi l’espulsione di Martinelli per il Pontedera ha facilitato, in parte, i piani rossoblù. Anche se a inizio ripresa pure se in superiorità numerica la Torres è andata sotto per l’ennesima, troppe nelle ultime settimane, ingenuità difensiva. Con il rigore causato da Coccolo, dopo una palla velenosa persa da Varela, con l’avversario spalle alla porta. Così come la prima rete di Ianesi, libero di colpire di testa in area lui tra i meno alti in campo, ha lasciato più di un dubbio sulle marcature rossoblù. Per fortuna però la Torres è riuscita a portare dalla sua gli episodi giusti, spinta da un Diakite tornato decisivo come spesso gli accade quando a Sassari le cose non vanno esattamente per il verso giusto.

Indicazioni

La partita contro il Pontedera ha dato sicuramente serenità a Greco, perché il 2-0 subito in casa contro l’Arezzo aveva lasciato diversi punti di domanda sulla reazione dei suoi. Reazione che ha rischiato di sgretolarsi nel primo tempo in Toscana con un pizzico in meno di fortuna. La vittoria finale può essere però lo spunto per vedere il bicchiere sia mezzo pieno che mezzo vuoto. Detto dei problemi difensivi e ribadito ancora una volta che le tante assenze stanno condizionando questa squadra, al momento la Torres deve ritrovare un Varela incisivo in zona gol. Buono il lavoro di strappo dell’ex Lanusei, ma iniziano ad essere troppe le nitide palle gol non sfruttate e arriveranno i momenti della stagione dove per ribaltare una gara servirà essere cinici senza aspettarsi che gli avversari regalino un’espulsione per rimettere in piedi un match. La gara di Pontedera però ha fatto emergere anche diversi segnali positivi. In primis la rosa di Greco non molla mai e se ancora ci fosse bisogno di una dimostrazione la sfida in Toscana ne è un esempio. Poi il ritorno di Giorico garantisce un’altra qualità lì nel mezzo. Se il centrocampista algherese per un po’ troverà continuità fisica e di condizione la manovra rossoblù non è che destinata a crescere. E poi va fatto un passaggio su Mastinu, perché mai come in questo inizio di stagione sembra sempre più leader. Difende molto di più che in passato, è dentro l’azione e si abbassa tanto per chiamare la palla e poi quando può e ha spazio mostra lampi di classe di categoria superiore. Attenzione anche al recupero di Zecca, con lui in campo è tutta un’altra musica nella spinta sugli esterni. Per Diakite evitiamo di essere ripetitivi. Uno degli attaccanti più importanti per la storia recente del club, lo dicono i numeri tra l’anno di Serie D e la lotta salvezza in Serie C. Chi gira lo sguardo dall’altra parte, e in città sono stati in tanti per troppo tempo, mente a se stesso sapendo di mentire. Insomma, da Pontedera Greco torna con diverse buone cose a cui aggrapparsi e da cui ripartire, provando a migliorare le lacune che ci sono e che sarebbe controproducente non osservare. Anche perché alla prossima al Vanni Sanna arriva una Ternana che non vorrà fare prigionieri.

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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