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Diakité al tiro contro l'Aquila Montevarchi | Foto Alessandro Sanna

Torres: per crescere serve più lucidità, no agli isterismi

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Due pareggi e una sconfitta. Due 1-1 in esterna contro Rimini e Ancona e un 2-0 patito al Vanni Sanna contro la Reggiana. Questa la marcia recente della Torres di Alfonso Greco nel girone B della Serie C. I sassaresi dopo l’ultimo pari del Del Conero di Ancona sono rientrati a Sassari amareggiati – o incazzati per usare le parole del tecnico romano dei rossoblù – per l’ennesima buona prestazione che però a causa di una costante disattenzione negli episodi non ha portato al risultato pieno per Antonelli e soci.

Pregi e difetti

Dalle prime tre sfide che fanno parte del tour de force per i rossoblù contro le squadre di vertice, che ancora comprende Fiorenzuola (prossima avversaria al Vanni Sanna nel turno infrasettimanale), Carrarese e Gubbio, i ragazzi di Greco escono con la convinzione di potersela giocare contro tutti in questo girone. Pur avendo dimostrato una mentalità ancora troppo acerba e poco smaliziata per la categoria. Da Cesena a Rimini, passando per la gara al San Donato Tavarnelle e l’Olbia per citarne alcune, sono troppi i punti lasciati per strada da questa formazione. Punti che in ottica salvezza avrebbero garantito maggiore serenità in questo momento della stagione. Sembra quasi un rito di passaggio quello recente per questa Torres, l’idea costante di un rammarico che però deve portare a una crescita alla voce mentalità in campo e non al pessimismo. La rabbia per un qualcosa di non raccolto, pur se meritato, che non deve essere ansia per il futuro, ma stimolo per non commettere degli errori spesso simili. Un gioco psicologico che diventa più di un semplice esercizio di stile, specie in una piazza calda e con ambizione come è quella sassarese nonostante il fresco ripescaggio di questa estate. Ad Ancona è stato Ferrante a commettere un fallo da rigore ingenuo, ma dare addosso al centrale sarebbe controproducente. Il ragazzo rientrava da un lungo infortunio e a livello di condizione non è ancora al meglio. E senza l’emergenza sugli esterni difficilmente Greco gli avrebbe chiesto degli straordinari già dalla gara al Del Conero.

Segnali

Al di là di una costante difficoltà nella gestione del vantaggio e di alcuni momenti della partita, errori cronici che questa Torres prima o poi dovrà dimenticare per fare il salto sia di qualità in classifica che di testa in campo, la gara di Ancona ha lasciato anche dei segnali più che positivi, oltre che l’evidente rabbia sia nella mimica durante i 90′ che nelle parole nella conferenza post partita, ad Alfonso Greco. Su tutti un Suciu ancora non ai suoi livelli, ma sicuramente in crescita. Attento in fase di non possesso e più volenteroso in costruzione, anche con alcuni cambi di gioco di qualità che sono il suo marchio di fabbrica. Bene anche Riccardo Pinna, in una prova che poteva essere al limite dell’impossibile visto il lungo periodo con pochi minuti sulle gambe e la forza dell’avversario in avanti. Invece il centrale dei sassaresi ha risposto presente, con qualche piccola sbavatura solo in impostazione. E chissà, senza aver speso in maniera evidente il giallo a metà della prima frazione forse Greco non lo avrebbe nemmeno sostituito con Ferrante nella ripresa. Se e ma che lasciano il tempo che trovano perché già da questa domenica la Torres è al lavoro per la gara infrasettimanale del Vanni Sanna contro il Fiorenzuola. Una sfida ancora probante, contro una formazione che fa del calcio in ampiezza e degli inserimenti continui dalle fasce verso il centro il suo punto di forza. Fiorenzuola forse con meno nomi di peso rispetto ad altre formazioni ma con un ottimo collettivo e con uno spirito di squadra consolidato. Forse proprio quello che servirà alla Torres per superare alcune amnesie mostrate. Sfida che sarà resa ancora più difficile dalle tante assenze a cui si aggiunge la squalifica di Diakite per somma di ammonizioni. Ritorneranno però sia Lora che Lisai dopo aver saltato la trasferta di Ancona per i cartellini rimediati contro la Reggiana. Ora ad Antonelli e soci un paio di allenamenti per trasformare la continua sensazione di pezzo mancante in un puzzle completo. Perché se è vero che la Torres fin qui è in linea, e forse anche qualcosa in avanti, rispetto alle aspettative iniziali psicologicamente non è semplice giocare un campionato dove dopo la maggior parte delle sfide si va a recriminare su uno o più episodi gestiti con poca lucidità. Come adolescente che impara dagli “schiaffi” presi dalla vita anche questa formazione saprà diventare grande senza perdersi?

Roberto Pinna

TAG:  Serie C Torres
 
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