Sono stati tre giorni interessanti quelli trascorsi in casa Torres prima della partenza verso il ritiro di Sappada. Giornate utili per iniziare a conoscere le idee e i dettami del nuovo tecnico rossoblù Michele Pazienza, ma allo stesso tempo per farsi un’idea sulla linea tracciata in vista della stagione alle porte. Sensazioni contrastanti che se da un lato – nonostante sia ancora presto – lasciano buoni presagi sulla bontà della scelta di affidarsi al tecnico di San Severo, dall’altro fanno presagire un po’ di sana curiosità su quella che sarà la rosa che affronterà il prossimo campionato di Serie C.
Indicazioni
L’uomo più atteso, più attenzionato e che ha suscitato un maggiore interesse in occasione dell’inizio dei lavori a Sassari è sicuramente il nuovo allenatore Pazienza. L’ex Avellino e il suo staff sin da subito hanno portato una ventata di freschezza con nuovi metodi di allenamento e tanta fatica sin dalle prime battute. Tatticamente e a livello di modulo, per quel poco che si è visto, la Torres sembra essere indirizzata verso un 3-4-1-2, con un trequartista libero di inventare e trovare la giusta giocata svariando tra le linee. Responsabilizzando maggiormente Carboni e il nuovo arrivato Lunghi che ha fatto vedere alcune giocate interessanti. Antonelli pilastro della difesa, insieme a Mercadante da braccetto, con Biagetti, Fabriani e Idda a giocarsi una maglia da titolare, ai quali si aggiunge anche il giovane Frau. Mastinu utilizzato in regia e di fianco a lui un uomo di cuore e polmoni con Brentan e Masala che tra le varie partitelle di allenamento si sono schierati di fianco al 10 rossoblù. Giorico? Si è visto poco e niente, ha lavorato per lo più in personalizzato insieme a William Sciacca, ritagliandosi 20 minuti nella giornata di ieri 16 luglio per parlare con il direttore sportivo Andrea Colombino. A giocare un ruolo importante su entrambi i fronti del campo saranno gli esterni. Pazienza nella seduta del mercoledì si è concentrato principalmente sulla fase difensiva, con Zecca e Lattanzio che al momento appaiono i principali indiziati per la titolarità. In avanti tanti dubbi e punti interrogativi, alimentati dall’addio di Fischnaller e dalla situazione legata a capitan Scotto, con il 9 dei rossoblù che partirà in ritiro con la squadra insieme a Nanni, Zamparo e Diakite.
Costruzione
Va fatta una doverosa premessa: ancora è presto per capire o dare giudizi sulla Torres che sarà. Da un lato perché i rossoblù hanno lavorato per soli tre giorni, di cui uno dedicato quasi esclusivamente alla parte atletica, dall’altro perché al momento la Torres – ma come quasi tutte le squadre della Lega Pro in questa fase del mercato – è un cantiere aperto. Al tempo stesso però è lecito provare a ragionare per tracciare una linea di partenza. L’obiettivo principale è quello di rinforzare l’attacco, senza sé e senza ma. Perché l’addio di Fischnaller, che nel fine settimana si legherà ufficialmente al Trapani e con i rossoblù che pensano a Udoh per il reparto avanzato (qui per la news), lascia un vuoto importante che necessariamente dovrà essere colmato. Inoltre l’anno scorso una delle armi in più dei sassaresi, oltre ai gol dell’altoatesino, è stata l’esplosività di alcuni giocatori capaci di fare la differenza grazie alla propria fisicità e velocità. Con l’addio di Varela, ma in particolare quello di Guiebre (rispettivamente nuovi acquisti di Arezzo e Ascoli), al 17 luglio quest’ultima non sembra essere l’asso nella manica su cui puntare per il prossimo anno. Insomma belle sensazioni per il tipo di impostazione a livello di lavoro e mentalità che Pazienza sta portando in dote, ma che fanno da contraltare a una rosa che ancora deve essere puntellata in ruoli cruciali. Entusiasmo e curiosità, ma al tempo stesso quella sana preoccupazione per una Torres ancora da definire. Una squadra che dopo due anni vissuti ad alti livelli dovrà ricrearsi, partendo da una solida base che nonostante i cinque nuovi ingressi andrà necessariamente rinforzata per reggere l’urto di un 2025/26 interessante, ma al tempo stesso con diverse nuove insidie.
Andrea Olmeo














