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Torres | Mastinu-dipendente e sognatrice: Campobasso la vittoria delle risposte

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Una gara dalle tante risposte quella giocata dalla Torres contro il Campobasso. Sia segnali di maturità mandati da un gruppo che, nonostante la rete di Di Nardo dopo pochissimi minuti e il tipo di gara impostata dai ragazzi di Braglia, è riuscito a non cadere nella trappola dei molisani continuando a proporre il proprio gioco con calma e saggezza. Sia dimostrazione di forza di una rosa che dopo le difficoltà di fine 2024 si sta riscoprendo una grande squadra, capace di vincere le partite in salita e di superare alcuni ostacoli che durante questa prima parte di girone B della Serie C non avevano permesso ai ragazzi di Alfonso Greco di trovare continuità in termini di risultati.

Maturità e piano B

Come detto la Torres ha dimostrato maturità nella sfida di ieri contro il Campobasso e lo ha fatto in particolare nel primo tempo. Mantenendo la calma nella gestione emotiva della gara, nonostante la rete subita dopo pochi minuti, nonostante la difesa a oltranza impostata dai molisani e nonostante le diverse perdite di tempo degli ospiti dal minuto successivo alla rete realizzata. Ha saputo ovviare alla bandiera bianca alzata da Zecca in seguito all’infortunio, con il piano gara logicamente stravolto considerato il tipo di apporto dato da Zecca sia in fase di spinta che in fase di inserimento sui cross dal lato opposto. Lo ha fatto in particolare grazie alle scelte fatte da mister Greco, abile sia nel prevedere il tipo di gara sporca e arcigna, sia nel leggere la sfida durante i 90 minuti. Con il tecnico romano che ha trovato il definitivo piano B “anti bus avversario” con l’utilizzo del doppio centravanti, come detto anche nella conferenza stampa a margine del match: “Quando hai soluzioni puoi variare la situazione e trovare il piano B. Il doppio centravanti è una situazione che può essere utile soprattutto contro squadre che si chiudono grazie all’ampiezza dei quinti e i tanti cross che mettiamo”. Ed è forse questo in ottica futura il messaggio più importante che arriva dalla gara di ieri 19 gennaio. Un “ta-bus” sfatato e un segnale di crescita che arriva una settimana dopo la convincente vittoria contro una delle squadre con cui la Torres ha faticato maggiormente, ovvero il Milan Futuro.

Mastinu-dipendente

Così come è stato evidente il carattere messo in campo dai rossoblù e l’importanza delle scelte di Greco in termini di lettura della gara, altrettanto determinante è stato l’apporto di Mastinu per riuscire a sbloccare una gara ostica e insidiosa. Una gara ai limiti della perfezione quella giocata dal numero 10 della Torres, qualità e leadership che unite hanno creato il mix giusto per permettere ai rossoblù di ribaltare la gara in proprio favore. L’ingresso di Mastinu ha spostato gli equilibri: le combinazioni con Guiebre, il gioco tra le linee che ha di fatto dato maggiore manovra di azione sia agli attaccanti sia a Giorico, che fino al duplice fischio del primo tempo sentiva quasi sempre il fiato sul collo degli avversari. Con la ciliegina sulla torta messa grazie splendida rete che ha dato il La alla rimonta rossoblù. Mai in maniera così evidente come accaduto contro il Campobasso la Torres si è dimostrata Mastinu-dipendente. Se nelle altre sfide la sua importanza e centralità era indiscutibile, questa volta grazie alla sua presenza i ragazzi di Greco hanno mostrato il proprio lato migliore, il lato di una grande squadra capace grazie al suo estro di venir fuori anche nelle gare più complicate.

Classifica

Difficile non guardare la classifica – non ditelo a Greco – al termine del successo contro i ragazzi di Braglia. È impossibile farlo perché con il 2-1 del 23° turno la Torres ha agganciato la Ternana a quota 45, ha messo in fila il quarto successo e lo ha fatto ritrovando la solidità difensiva in particolare grazie al ritorno in pianta stabile di Riccardo Idda e dimostrandosi cinica nel trasformare le occasioni a disposizione. Chiedere all’uomo dei gol pesantissimi Adama Diakite per conferma, con il numero 11 ivoriano sempre più decisivo in questo tipo di sfide. La Torres ha ripreso a correre, ha riconquistato il proprio pubblico a suon di belle prestazioni e di vittorie raggiungendo in classifica una delle squadre più attrezzate del girone B e portandosi a 5 punti di distanza dalla Virtus Entella, capolista a quota 50. Sassari ha ritrovato il piacere di sognare in grande dopo un periodo di scoramento dato da un novembre nero e questo, gioco forza, si è rifatto anche nel supporto dato dal Vanni Sanna. Come dimostrato dagli applausi di incoraggiamento non appena arrivata la rete di Di Nardo e il continuo supporto nonostante il brutto spettacolo del primo tempo. Una giusta alchimia e unità di intenti tra piazza e squadra che può essere l’arma vincente per questo girone di ritorno in cui tutto è ancora aperto, ma allo stesso tempo ricco di big-match e scontri diretti da giocare tutti lontano dalla Sardegna.

Andrea Olmeo

TAG:  Serie C Torres
 
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