Nell’attesa dell’ingresso in gioco della Torres, passiamo in rassegna le formazioni impegnate nei playoff di Serie C 2023/2024. Dopo il primo appuntamento dedicato al Padova (leggi qui), questa è la volta dell’Avellino, altra squadra che come i rossoblù si è classificata in 2^ posizione, nel Girone C, e che quindi inizierà la propria corsa dal secondo turno nazionale dei playoff. Fondati nel 1912, i biancoverdi vantano 10 partecipazioni alla Serie A (l’ultima nel 1988), e sono tra i principali candidati per la vittoria finale dei playoff. Dalle parti di Avellino sono passati diversi giocatori, tra cui Tacconi, un giovane Ravanelli e, in tempi più recenti, Nocerino, Zappacosta e Parisi (attuale terzino della Fiorentina), con questi ultimi due che andranno a breve a giocarsi due finali europee. In panchina invece si sono avvicendati allenatori come Zeman, Tesser, Bersellini, Cuccureddu e Novellino. Andiamo dunque a scoprire una delle principali candidate al ruolo di protagonista dei playoff, forgiata anche grazie all’operato del direttore dell’area tecnica Perinetti, tra i totem del settore, con alle spalle esperienze anche al Palermo, al Napoli, al Bari e al Genoa.
I dati
Come detto, l’Avellino è arrivato in 2^ posizione nel Girone C, con 69 punti, preceduto dalla Juve Stabia (79 punti). I biancoverdi hanno concluso il campionato con la seconda migliore difesa del girone, in virtù delle 29 reti subite (26 in 36 gare sotto la gestione Pazienza), quarto migliore dato di tutta la Serie C, dietro Cesena (19), Juve Stabia (24) e Padova (28). Discorso diverso in fase offensiva, con i 62 gol realizzati in campionato che consegnano all’Avellino il titolo di migliore attacco del Girone C. In tutta la Serie C hanno fatto meglio solo Cesena (80) e Mantova (72), già promosse. I biancoverdi sono allora, ai nastri di partenza, il migliore attacco delle formazioni qualificate ai playoff. Nonostante lo Stadio Partenio-Lombardi sia uno dei più capienti e caldi di tutta la Serie C, scenario difficile per qualsiasi avversaria, la differenza tra gare casalinghe ed esterne non si è fatta sentire più di tanto in stagione, con 35 punti arrivati in casa e 34 in trasferta. Ma ai playoff probabilmente la storia sarà diversa.
L’allenatore e il modulo
Dopo due sconfitte nelle prime due giornate, la società ha deciso di salutare l’ex allenatore del Cagliari Massimo Rastelli e sostituirlo con Michele Pazienza. L’attuale tecnico da giocatore ha collezionato 270 presenze in Serie A tra Bologna, Napoli, Udinese e Fiorentina (con le ultime tre ha disputato anche l’Europa League). Da allenatore inizia nelle giovanili del Pisa, venendo poi promosso in prima squadra in Serie C. Dopo una breve parentesi al Siracusa, si consacra con l’Audace Cerignola, che guida per tre stagioni, portando i pugliesi nel 2022 alla promozione in Serie C dopo 85 anni. Nella scorsa stagione ha inoltre guidato i gialloblù, da neopromossi, sino ai playoff. Prestazioni che gli sono valse la chiamata dell’Avellino. Il modulo più utilizzato da Pazienza è il 3-5-2, riproposto per quasi tutta l’attuale stagione, in cui in alcune gare ha però schierato i suoi con un 4-3-3. In questa di fase di preparazione ai playoff Pazienza sta inoltre sperimentando in allenamento anche il 4-3-1-2, per provare a sfruttare i tanti trequartisti presenti in rosa.
I protagonisti in campo
Gli ottimi numeri difensivi dell’Avellino riportati sopra sono giustificati anche dalle prestazioni di Ghidotti, portiere classe 2000 con più di 130 presenze in terza serie e 18 apparizioni in Serie B con il Como, da dove è arrivato in prestito in estate. Il numero 22 ha portato a casa 18 reti inviolate sulle 38 gare di campionato disputate. Risultato ottenuto anche grazie al solido trio difensivo che il portiere si trova davanti, guidato dall’esperienza di Thiago Cionek, centrale sceso per la prima volta in Serie C dopo una carriera disputata tra Serie A (più di 100 presenze con Palermo e SPAL) e Serie B (più di 200 presenze con anche Reggina, Modena e Padova). Inoltre scende in campo, per la Polonia, nell’Europeo del 2016 e nel Mondiale del 2018. Il solido ed esperto terzetto difensivo dell’Avellino viene completato da certezze per la categoria, come Cancellotti (per lui quasi 300 presenze in Serie C, vinta con il Perugia nel 2021, e 51 apparizioni in Serie B), ma anche Frascatore, arrivato a gennaio dalla Turris e vincitore del proprio girone nel 2021 con la Ternana. Esperienza, mentalità vincente e strutture fisiche importanti, queste le caratteristiche dei difensori di Pazienza.
Esperienza che si ritrova anche nel trio in mediana con Armellino, navigato centrocampista con all’attivo tre campionati vinti in Serie C e tra i più presenti in stagione. Il centrocampo è il reparto che è stato maggiormente ritoccato durante il mercato invernale, con diversi arrivi dalle altre squadre del Girone C che si sono subito presi la scena in maglia biancoverde. Tra questi c’è D’Ausilio, trequartista arrivato dall’Audace Cerignola fortemente voluto da Pazienza, che lo ha allenato proprio in Puglia e che ne ha fatto un cardine del suo centrocampo ad Avellino, impiegandolo principalmente come mezzala. Le qualità del numero 7 sono soprattutto votate alla fase offensiva, con grande abilità nel dribbling, rapidità, ottima capacità di inserimento e anche buona propensione al gol (sono 6 i gol e 10 gli assist in tutto il campionato).
Un altro volto nuovo di metà stagione è De Cristofaro, classe 2000 arrivato dal Picerno che si è preso la maglia da titolare, grazie al suo dinamismo e alle doti tecniche (6 gol e 6 assist per lui). Esperienza e qualità anche in panchina, con Rocca, arrivato dal Catania a gennaio e con alle spalle 78 presenze in Serie B. Anche Liotti e l’argentino Llano sono volti nuovi del mercato invernale. I due sono andati a completare un pacchetto di esterni particolarmente fisico e dotato di corsa, raggiungendo Ricciardi, classe 2000 scuola Roma e autore di 3 gol e 6 assist in campionato.
La punta di diamante dell’Avellino è senza dubbio Cosimo Patierno, capocannoniere di tutta la Serie C con 20 reti, le stesse di Shpendi (Cesena) e Murano (Picerno). Ma il bomber biancoverde ha la migliore media realizzativa, con un gol ogni 98’. Attaccante di altri tempi, fisico, rapace in area, letale sulle palle alte, Patierno si distingue anche per le sue capacità di coordinazione nel concludere in porta. Il numero 9 è inoltre glaciale dagli undici metri: 7 rigori realizzati sui 7 tirati.
Al suo fianco completa una coppia d’attacco tritasassi Gabriele Gori, punta scuola Fiorentina alta 1,87m, autore di 11 reti in campionato. Classe ’99, vanta 94 presenze in Serie B e propone caratteristiche simili a Patierno, con la differenza del piede forte, il mancino. Prestanza fisica, fame di gol, buona tecnica fanno del duo d’attacco a disposizione di Pazienza uno dei più pericolosi di quelli che scenderanno in campo nei playoff. Alle loro spalle è pronto inoltre Lorenzo Sgarbi, classe 2001 in prestito dal Napoli e autore di 7 gol in campionato e soprattutto di 15 assist. Esperienza, grande fisicità, stadio caldo, attacco letale, l’Avellino non si nasconde e punta al grande salto. Se saranno proprio i biancoverdi a raggiungere l’agognata Serie B ce lo dirà, come sempre, il campo.
Andrea Finiu