Nell’attesa dell’ingresso in gioco della Torres, passiamo in rassegna le formazioni impegnate nei playoff di Serie C 2023/2024. Dopo gli appuntamenti dedicati a Padova (leggi qui) e Avellino (leggi qui), è la volta del Benevento, che ha concluso il Girone C in 3^ posizione e che ha iniziato la propria corsa dal primo turno nazionale dei playoff, contro la Triestina. Fondati nel 1929, i giallorossi hanno alle spalle 2 partecipazioni alla Serie A (nel 2017 e nel 2020) e una vittoria della Serie B. Le recenti apparizioni in Serie A hanno portato dalle parti dello Stadio Ciro Vigorito diversi volti noti del panorama calcistico. Dall’ex Arsenal e Manchester City Sagna, passando per Glik, Maggio, ma anche giocatori legati alla Sardegna, come l’ex Cagliari Cragno, Sau e Lapadula. In panchina si sono invece seduti più o meno recentemente tecnici come De Zerbi, Filippo Inzaghi, Bucchi e Cannavaro. Andiamo dunque a scoprire la squadra del presidente Oreste Vigorito, una delle formazioni più pericolose dei playoff.
I dati
Come detto, il Benevento è arrivato in 3^ posizione nel Girone C, con 66 punti, preceduto dall’Avellino a 69. I giallorossi hanno concluso il campionato con 33 reti subite, quarto miglior dato del girone dietro a Juve Stabia (24), Avellino (29) e Taranto (31). Non ha invece funzionato in modo efficace, per il potenziale in squadra, la fase offensiva. Anche a causa di alcune assenze per infortunio nel corso della stagione, i gol realizzati si sono infatti fermati a quota 45. Delle squadre qualificate ai playoff hanno fatto peggio solo Trento (34), Giugliano e Latina (entrambe con 44), che hanno già salutato la competizione, ma anche Perugia (44) e Atalanta U23 (43), impegnate nel primo turno nazionale. Questa carenza in attacco del Benevento è una delle chiavi per spiegare la flessione di fine stagione della squadra, che negli ultimi 8 turni di campionato ha vinto solo 2 gare e subito 3 sconfitte. La pausa prima di entrare in gioco può essere stata determinante per recuperare smalto. Quello che è certo è che le prestazioni dei campani risentono molto della spinta del tifo dello Stadio Vigorito, con 38 punti arrivati tra le mura amiche a fronte dei 28 guadagnati lontano da casa, con soli 15 gol segnati in 19 gare.
L’allenatore e il modulo
Un girone di andata dai risultati altalenanti ha portato alla decisione dell’avvicendamento in panchina, salutando il giovane Matteo Andreoletti. Nel girone di ritorno la squadra è stata così affidata alle sapienti mani di Gaetano Auteri, classe 1961, il tecnico più esperto di quelli rimasti in gioco nei playoff. E le diverse promozioni nel curriculum testimoniano il fatto. Dal primo salto di categoria con l’Igea Virtus, che nel 2000 porta dalla Serie D alla Serie C2, passando per la vittoria del campionato di Serie C2 con il Gallipoli nel 2006, sino alle promozioni in Serie B, con annesse vittorie del campionato, alla guida di Nocerina (2011) e proprio del Benevento (2016). Il modulo preferito di Auteri è il 3-4-3, riproposto anche in questa nuova avventura campana. In questo modo riesce a sfruttare al meglio le tante ali presenti in rosa, confermando la sua idea di gioco votata ad un calcio offensivo, rapido, fatto di tanto pressing e corsa.
I protagonisti in campo
A difesa della porta giallorossa c’è Paleari, portiere che è un lusso per la categoria, con alle spalle 155 presenze in Serie B tra Cittadella e lo stesso Benevento. In campionato ha mantenuto la propria rete inviolata per 16 volte in 35 gare disputate, terzo miglior dato del girone. Davanti a lui agisce un trio che vede tra i protagonisti il classe 2000 Riccardo Capellini, centrale scuola Juventus con quasi 70 presenze in Serie C, quasi tutte con i bianconeri, e 22 presenze nella seconda divisione spagnola con il Mirandes. Le caratteristiche del numero 96 si sposano molto bene con le idee di gioco del suo allenatore. Difensore carismatico, a cui piace alzarsi per attaccare il diretto avversario e anticiparlo, mostra buone doti nell’impostazione di gioco e sa come servire i propri compagni con lanci lunghi e ben calibrati. In mezzo al campo il tecnico giallorosso dovrà fare a meno di una pedina importante come Pinato (166 presenze in Serie B), squalificato per quattro gare dopo l’espulsione nel finale di gara con la Triestina. La mancanza degli inserimenti, della duttilità e della dinamicità dell’ex Pordenone e Venezia si farà sentire, ma le alternative non mancano. A partire da Filippo Nardi, giocatore chiave del centrocampo, arrivato nel mercato invernale dopo aver disputato la prima parte di stagione in Serie B con la Reggiana, squadra in cui è stato tra i protagonisti della cavalcata promozione dello scorso campionato. Centrocampista rapido, destro, ma capace nel concludere anche con il mancino, garantisce grande mobilità unita a ottima tecnica.
Il punto forte del gioco di Auteri, come detto, sono gli esterni. E proprio da queste parti il tecnico giallorosso gode di grande abbondanza. Per i playoff Auteri ha recuperato due pedine importanti come Improta e Ciciretti, giocatori di assoluto talento condizionati dagli infortuni nell’ultima parte di stagione. Non è un dettaglio da poco, con Ciciretti che ha calcato 118 volte i prati di Serie B e 18 quelli Serie A con Parma e lo stesso Benevento e che è capace di disegnare traiettorie impensabili con il suo mancino da categoria superiore. Tra le specialità della casa c’è il tiro a giro, che ricerca accentrandosi dalla posizione di ala destra. L’abilità nel dribbling è condivisa con Improta (anche lui ha giocato la Serie A con i giallorossi), esterno che abbina tanta corsa ad un ottimo bagaglio tecnico. A proposito di abbondanza, non si può dimenticare Starita, arrivato a gennaio dopo che con il Monopoli ha messo a segno, nel Girone C, 11 gol in 20 gare. Anche se con i giallorossi non è riuscito a ripetersi sugli stessi livelli, le qualità nel dribbling e l’apporto offensivo dell’ala numero 27 non sono in discussione.
Ma il Benevento può contare anche sul suo numero 10, Camillo Ciano, che può essere un fattore anche a gara in corso. Giocatore di grande esperienza (350 presenze e 92 gol in Serie B, oltre a 33 presenze e 7 gol in Serie A con il Frosinone), il giocatore campano dispone di un mancino letale, che può scatenare da qualsiasi posizione o che può usare per disegnare traiettorie al bacio per i compagni. Chirurgico poi sui calci di punizione, con lui in campo gli avversari farebbero bene ad evitare di fare fallo negli ultimi 25 metri.
In avanti il terminale offensivo è un altro arrivo del mercato invernale. Si tratta di Lanini, autore, in 15 gare in maglia giallorossa, di 8 gol, compreso quello splendido e al momento fondamentale del pareggio in casa della Triestina nell’andata del primo turno nazionale dei playoff. Attaccante che unisce grande fisicità a indiscusse doti tecniche, Lanini ha vinto due volte la Serie C (con il Padova nel 2018 e con la Reggiana nella scorsa stagione) e ha alle spalle anche 55 presenze in Serie B. Difficile indicare quale stella brilli di più delle altre in una squadra piena di talento, ma la forza nei duelli aerei, l’abilità nel dribbling, il raffinato controllo di palla e il grande tiro, fanno di Lanini una delle armi più pericolose a disposizione di Auteri. Vocazione offensiva, numerose individualità di alto livello, guida esperta, il Benevento vuole giocarsi tutte le sue carte. Se saranno proprio i giallorossi, retrocessi nella scorsa stagione, a ritornare subito nell’agognata Serie B ce lo dirà, come sempre, il campo.
Andrea Finiu