“Non è successo nulla, ripartiamo dalle nostre certezze“. Un messaggio chiaro ma soprattutto corretto quello mandato dal tecnico della Torres Alfonso Greco a margine della sfida persa per 2-0 contro la Virtus Entella. Perdere in casa di un avversario ambizioso, contro una rosa costruita per puntare ai piani alti della classifica, avendo 5 assenti (tutti titolari) e dopo 11 giornate senza sconfitte, è più che plausibile e, soprattutto, non deve cancellare quanto di buono fatto fino a questo momento.
False partenze
Una gara difficile, contro un avversario ostico, ben organizzato che dopo una partenza al di sotto delle aspettative, con l’arrivo di Fabio Gallo in panchina, ha iniziato ad acquisire certezze e consapevolezze. Un match sulla carta impegnativo reso ancor più difficile dal gol incassato dopo appena 6 minuti per mano di Bonini. Un fattore non nuovo in casa Torres. Infatti già nel match pareggiato per 1-1 contro la Spal lo scorso 29 ottobre, i rossoblù si sono trovati costretti a inseguire dopo aver subito una rete al 4′. “Il gol della Virtus Entella nei primi minuti ha scombussolato il nostro piano gara, da quel momento loro hanno giocato in ripartenza sfruttando i nostri errori“. Parole e musica di un Alfonso Greco che, seppur tranquillo e per niente preoccupato dopo questa sconfitta, è consapevole di quale sia il passo in avanti da fare in vista dei prossimi impegni. Se contro i ragazzi di Colucci i sassaresi erano stati bravi e camaleontici nel saper reagire di fronte alle difficoltà, in quel di Chiavari l’impresa non è riuscita a causa di una Virtus Entella catenacciara e ben organizzata. Compito reso ancora più difficile dalle pesanti assenze per infortunio come quelle di Riccardo Idda, Matteo Liviero, Giacomo Zecca e Giuseppe Mastinu, alle quali si è aggiunta quella per squalifica di capitan Gigi Scotto. Tutte defezioni che mettono in mostra da un lato la profondità della rosa a disposizione di Greco, ma dall’altro, in campi difficili come quello di Chiavari, mettono in difficoltà quando si deve reindirizzare una gara approcciata con il piede sbagliato. Assenze che hanno portato a delle scelte forzate, ma anche ad alcune volute: come quella di Siniega preferito a un Fabriani apparso in difficoltà nel match contro la Spal. Soluzione che però non ha portato i frutti sperati con il numero 19 apparso in costante apnea sul suo lato di competenza e sfortunato nel farsi l’autogol del definitivo 2-0. Insomma una giornata storta in generale per la Torres che può capitare, ma che deve servire come occasione di crescita per il percorso futuro.
Futuro
Archiviata questa sconfitta è tempo di guardare avanti per Scotto e compagni che già da mercoledì 8 novembre, in occasione del match di Coppa Italia in casa della Juventus Next Gen, avranno la possibilità di lasciarsi alle spalle questo passo falso. Un’occasione per ripartire, ma anche per sperimentare e fare delle prove propedeutiche al percorso di crescita della formazione sassarese. Test che in particolare andranno fatti sulle fasce, punto debole della Torres in queste ultime uscite. A partire da quella mancina che, a causa dell’assenza di Liviero, è stata un vero e proprio cantiere aperto. Se su quel fronte Kalifa è apparso in difficoltà, a causa di un ruolo che non è propriamente il suo e che pian piano sta imparando, Pelamatti non ha dato al tecnico dei sassaresi le garanzie sperate. L’occasione – quella contro i bianconeri – anche per dare spazio a chi ancora non lo ha avuto come Mandrelli. Opportunità utile inoltre per aumentare il minutaggio di un Menabò apparso in crescita, sia negli allenamenti che negli ultimi minuti della sfida contro la Virtus Entella. Insomma un match importante non solo per rialzarsi dopo la trasferta di Chiavari, ma in particolare per le risposte che i rossoblù potranno dare al proprio tecnico per arrivare pronti al match contro l’Ancona. Un match cruciale quello del 12 novembre che farà vedere il vero carattere e la maturità dei rossoblù nel saper reagire alle difficoltà. Un avversario ostico, che arriva a Sassari forte della vittoria casalinga ottenuta per 2-1 contro il Perugia e che, seppur in trasferta abbia faticato (1 vittoria, contro l’Olbia, 3 pareggi e 2 sconfitte), vorrà continuare sulle ali dell’entusiasmo per dare continuità e invertire il trend di risultati esterni. La Torres ora è chiamata a rialzarsi subito per ritrovare la giusta strada. Il momento ideale per dimostrare che quanto di positivo fatto fino a questo momento non è solo un fuoco di paglia ma la costante di una squadra che può permettersi di continuare a sognare.
Andrea Olmeo