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La Torres esulta dopo un gol durante l'amichevole con il Latte Dolce | Foto Alessandro Sanna

Torres | La partenza è buona, ora serve trovare equilibrio

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Iniziare nel modo giusto. Alimentare un entusiasmo che continua a percepirsi, renderlo un soffio continuo alle proprie spalle. Un obiettivo dichiarato alla vigilia, un obiettivo raggiunto nel momento in cui dalle idee si è dovuto passare all’atto concreto di affrontare il primo gradino di una scala che si preannuncia ripida. Nel successo per 1-2 contro la Recanatese, la Torres crea, gioca con qualità, soffre. Ma soprattutto allontana lo spettro di una falsa partenza. Un primo peso messo da parte e che ora porterà all’esordio al Vanni Sanna con più tranquillità.

Voglia

Tanta qualità, in campo e nei cambi a disposizione. Idee apparse chiare per la maggior parte del tempo nello sviluppo del gioco, con la conferma di quanto studiato durante una lunga estate in attesa dell’esordio. Ma anche una solidità in fase difensiva ancora da perfezionare, con regole da chiarire che aiutino a reagire alle folate avversarie nei massimi momenti di pressione. Il bicchiere sassarese da Recanati arriva mezzo pieno, non solo per il risultato. Ma Greco dovrà guardare anche allo spazio vuoto lasciato, da colmare con un po’ di equilibrio in più che possa regalare ulteriore ambizione al progetto. Se però la Torres torna a Sassari con i tre punti in tasca è soprattutto merito dell’atteggiamento mostrato nel primo tempo e subito dopo il pareggio avversario. La voglia di fare la partita come chiesto dal proprio tecnico alla vigilia, senza aspettare l’avversario ma tenendo in mano il pallino del gioco. Grazie specialmente ai ritmi dettati da un Giorico che sembra avere già nei piedi e nella mente i tempi giusti per i compagni, aiutato a sprazzi da un Mastinu che ha patito i pochi allenamenti con il gruppo. Ma anche a una continua spinta sugli esterni, con Pelamatti e Zecca a dare ampiezza e pericolosità all’azione, e al movimento fatto dal trio offensivo composto da Ruocco, Scotto e Diakite. Dalla fluidità nel palleggio e dall’ampiezza cercata e spesso trovata, è nato il primo gol dei sassaresi. Con Zecca bravo a mettere il cross con i giri giusti per l’attacco dell’area di Ruocco. Segnali importanti che si uniscono alla reazione seguita all’autogol di Antonelli. Con il solito Scotto a guidare la riconquista e a fare da trait d’union tra il nuovo e il vecchio corso.

Salto di qualità

Un nuovo corso in cui la Torres dovrà imparare a sfruttare al meglio la carta di una rosa profonda. Kujabi, Fischnaller, Lora. Queste le tre scelte dalla panchina di Greco, a conferma del lavoro importante fatto in estate dalla società e che regala al tecnico romano la possibilità di cambiare con più sicurezze in corso d’opera e non solo. Ma che dice anche come la competitività interna potrà essere un altro tassello fondamentale per fare bene nel prosieguo di un campionato lungo e complesso. E in cui il salto di qualità definitivo della squadra sarà dato dal tempo necessario a delineare i contrappesi all’idea di fare la partita. Soprattutto nelle giuste misure delle distanze tra centrocampo e difesa e nel pizzico di decisione in più in situazioni di forcing avversario, come accaduto nei minuti finali di Recanati. Accorgimenti che già contro il Rimini potrebbero arrivare. In un esordio in casa che i rossoblù dovranno essere bravi a trasformare in uno stimolo ed essere così pronti ad affrontare con la testa giusta il secondo gradino dell’annata.  

Matteo Cardia

TAG:  Serie C Torres
 
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