Un ritorno più che gradito dalla piazza. Il ricordo della rete segnata nella finale dei playoff del girone G della Serie D 2021/22 contro l’Afragolese che è riaffiorato nella mente dei tifosi della Torres al momento della sua ufficializzazione. La voglia di ritagliarsi uno spazio da protagonista che si è scontrata con l’adattamento a un ruolo nuovo e alla tanta concorrenza in un reparto più che fornito. L’avventura di Kalifa Kujabi in maglia rossoblù non è stata fino a questo momento delle più semplici, con il centrocampista gambiano che in queste prime 18 gare del girone B della Serie C non è riuscito a ritagliarsi il suo spazio nello scacchiere di Alfonso Greco.
Adattamento e concorrenza
Da interprete perfetto per affiancare Daniele Giorico in sede di mercato, a oggetto del mistero nella rosa a disposizione di mister Greco. La parabola di Kalifa nella sua seconda esperienza a Sassari non ha portato i frutti sperati. Da un lato la scorsa stagione al Frosinone in cui è rimasto ai box fino al 30 marzo per dei problemi legati al tesseramento, dall’altra la tanta concorrenza alla Torres dovuta in particolare all’arrivo di Giuseppe Mastinu, ultimo colpo di un mercato pirotecnico firmato Andrea Colombino. Entusiasmo che con il corso del tempo si è trasformato in dubbi. Punti di domanda dovuti non solo alla condizione e al ritmo gara da ritrovare dopo una stagione passata da spettatore in terra ciociara – solamente 16 minuti giocati scanditi in 2 presenze -, ma anche a un posizionamento in campo poco conosciuto da ricoprire agli ordini di Alfonso Greco. Da mezzala in un centrocampo a tre, a interno in una mediana a due. Le sue abilità negli inserimenti messe da parte per favorire supporto in fase di copertura, ma con la consapevolezza che il suo contributo sarebbe stata un’arma in più per alzare l’asticella alla voce ambizioni.
Stagione
Le possibilità e la fiducia da parte di mister Greco non sono mancate, con il tecnico romano che nelle prime sei gare di campionato (contro Recanatese, Rimini, Olbia, Carrarese, Sestri Levante e Juventus Next Gen) lo ha sempre mandato in campo. Dalla gara contro l’Under 23 bianconera, terminata anzitempo dal centrocampista gambiano in seguito all’espulsione ricevuta per doppia ammonizione, è iniziato un altro tipo di percorso. L’opportunità più grande l’ha avuta all’ottavo turno del girone B della Serie C contro il Perugia quando, per sopperire all’assenza per infortunio di Giorico, il tecnico romano lo ha schierato dal primo minuto di fianco a Cester. Se in copertura il numero 6 rossoblù ha dato il suo contributo, non ha convinto in particolare la mancanza di pulizia e qualità nelle varie giocate. Missione fallita quindi per Kujabi che però, nelle successive gare contro Pontedera, Pescara e Spal, ha trovato spazio dal primo minuto in un ruolo inedito per lui: ovvero da esterno sulla sinistra. Tre chance più che partite per il calciatore classe 2003 che, sebbene armato di buona volontà e spirito di sacrificio, non ha dato le giuste garanzie in termini di spinta e incisività al tecnico rossoblù. Infine la gara di Chiavari contro la Virtus Entella quando, subentrato nell’intervallo al posto di Pelamatti è stato chiamato nuovamente fuori dopo 37 minuti per lasciare spazio a Goglino. “Non è una bocciatura” ha detto Greco a margine della sfida persa per 2-0 in Liguria, ma a posteriori quella persa contro i biancoazzurri è la gara che ha sancito la parola fine alle voce opportunità, come testimoniato dai soli 46 minuti giocati nelle 4 partite dei successivi 6 turni.
Futuro
Difficile immaginare inizialmente una seconda avventura di questo genere per Kujabi che, nell’estate, è arrivato a Sassari con la voglia di prendersi un ruolo da protagonista in una piazza a cui ha dato tanto ma che allo stesso tempo ha dato tanto a lui. Un rendimento negativo che gioco forza dovrà portare a delle riflessioni in casa Torres, ma in particolare in quel di Frosinone, con la società ciociara che presumibilmente non sarà contenta del basso minutaggio del calciatore gambiano. Le presenze fatte dal numero 6 rossoblù in stagione ammontano a 15, per un totale di 732 minuti su 1620 a disposizione. Troppo poco per un giocatore arrivato per essere una delle punte di diamante della rosa rossoblù. Riflessioni che andranno fatte in particolare considerato l’ampio ventaglio di possibilità che la Torres ha in mezzo al campo – Cester, Lora e Masala all’occorrenza – e la necessità di trovare un vice Zecca per la corsia destra dei sassaresi. Un gioco di equilibri che andrà fatto in quel di via Coradduzza. Una supposizione lecita per tentare l’insperato e trasformare i sogni in realtà: sacrificare una pedina di rilievo come quella di Kujabi per dare a Greco un’alternativa valida al pendolino Zecca, oppure credere ancora in un pieno recupero del calciatore di proprietà del Frosinone?
Andrea Olmeo