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Torres, il nuovo allenatore e un’eredità di Greco che resta pesante

Alfonso Greco in panchina durante Torres-Ternana | Foto Alessandro Sanna
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Quando arriva il momento di dirsi addio è giusto salutarsi. E così hanno fatto Alfonso Greco e la Torres. Per un grazie e arrivederci che probabilmente era già arrivato al termine del meraviglioso cammino fatto una stagione fa e chiuso con il record di punti nella storia del club tra i professionisti. Traguardo raggiunto di slancio, salvo però uscire troppo presto dai playoff, che ha portato alla conferma del tecnico e del gruppo storico nell’ultimo campionato, chiuso comunque con un ottimo terzo posto ma culminato con la cocente umiliazione dell’8-3 generale subito, tra andata e ritorno, dall’Atalanta U23.

EreditĂ  non facile da raccogliere
Quello che la città chiedeva da tempo ora si è avverato. La volontà di vedere la squadra con un nuova guida tecnica. Una rivoluzione che comunque raccoglierà un’eredità pesante e non lo dicono i giudizi personali, ma i numeri. Confermarsi o fare meglio per la Torres non sarà uno scherzo, anzi. Vediamoli allora i numeri di questi quattro anni per Alfonso Greco. Alla prima stagione targata Abinsula, terzo posto nel girone G della Serie D, vittoria dei playoff e finale di Coppa Italia di categoria persa, con l’inizio di una tendenza particolare e costante a sbagliare alcune prove da dentro o fuori e da grandi pressioni che poi sarebbero tornate ciclicamente. Detto questo al primo anno a Sassari Greco ha chiuso la stagione regolare con 18 vittorie, 12 pareggi e 4 sconfitte per una media punti di 1,94. L’anno dopo il ripescaggio in C, la squadra fatta in poche settimane e le difficoltà date dall’impatto con i professionisti. Per Greco che sarà esonerato, senza mai essere davvero in zona di estremo pericolo, e poi richiamato per portare la nave in porto alla salvezza. In totale 5 successi, 13 pareggi e 7 sconfitte per una media punti di 1,12. Due anni fa il grande sogno, cullato fino all’accelerata imprendibile del Cesena. Una stagione chiusa con 22 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte per una media punti di 1,97. Quest’anno dei cali evidenti, focalizzati in determinati periodi prima del crollo nei playoff, ma comunque un rendimento importante nella stagione con 19 vittorie, 11 pareggi e 8 sconfitte per una media punti di 1,79.

Percezione
Chiunque prenderà la Torres riceverà le attese di una piazza che aspettava il cambiamento e dovrà essere bravo a leggere tra le righe di un ambiente che pretendeva una differente comunicazione dal tecnico, una diversa gestione della rosa e in qualche modo un po’ più di spregiudicatezza in alcune scelte a gara in corso. Aspetti sottili, troppo sottili, da far diventare costanza e influenzati non poco dall’andamento delle singole partite. Quello che resterà sono i numeri di un tecnico forse davvero mai amato ma che ha vissuto quattro anni di costante crescita con il club rossoblù. Numeri che andranno confermati o superati non senza fatica. Con la speranza, ovviamente, di continuare a veder lievitare il rendimento della squadra sassarese nel calcio professionistico. Ma con la certezza che chiunque verrà indicato come sostituto di Greco ragionerà sul fatto che alzare ulteriormente l’asticella non sarà una mossa automatica data dal semplice cambio in panchina.

Roberto Pinna

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