Un risultato sofferto ma voluto, in una partita resa ostica non solo da un terreno di gioco infido a causa della forte pioggia che si è abbattuta sul Vanni Sanna, ma anche dalle difficoltà del ritorno in campo dopo due settimane di pausa. La Torres scesa in campo nel primo appuntamento del girone di ritorno del gruppo B della Serie C è una squadra che ha messo in mostra una difesa croce e delizia nel 3-2 rifilato alla Recanatese. Da un lato le due reti subite, frutto di “distrazioni” per citare Riccardo Idda, dall’altro il suo gol e quello di Paolo Dametto che hanno permesso ai rossoblù di non perdere la scia sul Cesena.
Gol pesanti
Venti turni di campionato, trentadue gol fatti e quindici subiti: terzo attacco del campionato (dietro Cesena e Pescara) e terza difesa del gruppo B (alle spalle di Cesena e Carrarese). Numeri che mettono in mostra non solo la prolificità del reparto avanzato rossoblù, ma anche la solidità della retroguardia di Alfonso Greco. Ed è proprio quest’ultima su cui i rossoblù, con Alfonso Greco in panchina, hanno gettato le basi per la salvezza prima e il secondo posto in classifica momentaneo poi. Quello stesso reparto arretrato che fino alla sfida contro Sbaffo e compagni ancora non aveva trovato la via del gol, con Idda e Dametto protagonisti di un pomeriggio piovoso del Vanni Sanna non solo per le abilità in fase di copertura, ma per il tempismo avuto nello sbloccarsi e regalare la gioia della vittoria alla Torres. Due reti fondamentali che oltre a regalare i tre punti alla Torres hanno messo in mostra la capacità dei rossoblù nel riuscire a trovare il bandolo della matassa nonostante le difficoltà, fattore di non poco rilievo quando si combatte per i piani alti della classifica.
Tempismo e solidità
Se da un lato il tempismo dei difensori rossoblù è stato impeccabile sotto l’aspetto realizzativo dall’altro, nei due gol subiti contro la Recanatese, è stato un fattore sul quale il tecnico dei sassaresi dovrà lavorare maggiormente in vista dei prossimi impegni. A partire dall’errore di Liviero in occasione della rete di Lipari al 23′ quando, a causa di una cattiva lettura, l’esterno scuola Juventus si è fatto beffare dall’avversario regalando di fatto il pareggio ai marchigiani. Quello stesso tempismo mancato a Idda, in occasione del 2-2 di Melchiorri, che ha permesso all’ex attaccante del Cagliari di gonfiare la rete. Dettagli che molto spesso fanno la differenza, in particolare in un girone di ritorno in cui ogni partita ha un peso specifico particolare sia per morale che per il valore dei punti in palio. Se nella prima parte della stagione la retroguardia della Torres è stato uno dei punti di forza nel filotto di sette vittorie consecutive, con solamente 2 gol subiti, dalla sconfitta contro la Virtus Entella questa solidità è venuta meno. Prima del match contro i liguri infatti Antonelli e soci hanno subito solamente 5 gol in 11 partite, mentre nelle restanti 9 gare sono state incassate 10 reti. Il dato che colpisce maggiormente però non è quello relativo alle marcature concesse, quanto quello relativo alle reti inviolate. Tenendo sempre la gara di Chiavari come spartiacque, i clean sheets totalizzati sono stati 6 nelle prime 10 partite contro i soli 2 nelle restanti 9 gare. “Recentemente abbiamo concesso qualche gol di troppo, a differenza di quanto fatto a inizio stagione: dobbiamo tornare a essere più cattivi e subire qualcosa in meno”, un dato confermato in sala stampa anche da Idda al termine del match contro la Recanatese. Un trend da invertire già dal prossimo impegno contro il Rimini, con l’obiettivo di trovare quella stessa solidità che ha permesso alla Torres di scrivere una nuova pagina di storia e sognare la promozione in Serie B.
Andrea Olmeo