Una trasferta sul campo della Pianese dalle tante insidie quella in programma domenica 16 marzo alle ore 15 per la Torres di Alfonso Greco. Allo stesso tempo un’occasione per rialzare la testa in vista del rush finale della stagione dopo un periodo al di sotto delle potenzialità tra il contraccolpo psicologico e quello atletico accusato dopo il ko di Terni. Con quest’ultimo dovuto in particolare al venir meno della dose di energie extra che ti dà il volare sulle ali dell’entusiasmo dopo 11 risultati utili consecutivi.
Tra Pianese e rush finale
La prossima tappa del girone B della Serie C è di quelle da prendere con le pinze per i rossoblù. Da un lato perché di fronte ci sarà una Pianese in piena lotta playoff e alla ricerca di punti preziosi per conquistare un pass per la fase finale del torneo dopo un trend negativo (tre sconfitte consecutive). Dall’altro perché i tre punti in palio sono fondamentali in casa Torres per spazzare via le nubi di malcontento che si sono generate negli ultimi dieci giorni, in cui si è passati dal sognare l’aggancio alla vetta al guardarsi alle spalle – o di fianco – da un Pescara che ha raggiunto i rossoblù al terzo posto a quota 57 punti. Una necessità di cambiare passo in particolare considerato il momento della stagione. Sia in termini di calendario, sia perché il campionato sta volgendo al termine. Ma anche per fare un ulteriore step in avanti considerato l’andamento in questa fase del campionato durante il girone di andata. Con i rossoblù che dopo il 3-0 rifilato alla Pianese al Vanni Sanna, pareggiarono a Rimini per 1-1 e persero le tre partite consecutive di campionato (contro Entella 0-1, Spal 1-0 e Ascoli 1-2). Un novembre nero che mise sotto la lente d’ingrandimento la posizione di mister Greco, con il direttore sportivo Colombino che insieme a Mastinu, Antonelli e Scotto, si schierarono dalla parte del tecnico romano difendendo la sua posizione nella conferenza stampa del match contro l’Ascoli. Da quella gara in poi la Torres cambiò passo e marcia, chiudendo il girone di andata con la vittoria sul Carpi per 1-2 e il pari interno con la Lucchese (0-0): un bottino di 8 punti conquistati nelle ultime sette partite prima del giro di boa.
Tra passato, presente e futuro
Rispetto allo scorso anno la situazione è differente, al termine della 31ª giornata la Torres era saldamente al secondo posto a quota 68 (gli stessi totalizzati finora dalla Virtus Entella in questa stagione), a 9 lunghezze dal primo posto e distante 9 punti dalla Carrarese. Dal turno numero 32 in poi i rossoblù hanno sfidato rispettivamente Ancona, Vis Pesaro, Gubbio, Fermana, Arezzo, Cesena e Pineto: conquistando 7 punti frutto di una vittoria (Vis Pesaro), due sconfitte (Gubbio e Fermana) e quattro pareggi (Ancona, Arezzo, Cesena e Pineto). Un trend che sì ha permesso alla Torres di mantenere il secondo posto, ma allo stesso tempo ha portato la Carrarese a insidiare il ruolo di vice capolista con i gialloblù a due lunghezze di distanza al termine della stagione regolare. Come detto, situazione diversa in un’annata diversa, ma allo stesso tempo un percorso che deve essere da esempio per arrivare al meglio alla fase topica dell’annata. Non solo per condizione ma anche per posizionamento. Infatti il terzo posto, quindi l’accesso diretto al primo turno della fase nazionale dei playoff, è insidiato sia dalla rimonta del Pescara, ma anche da un prossimo calendario tutt’altro che semplice. Con trasferte dall’alto tasso di difficoltà, come quella di Chiavari contro la Virtus Entella, ma anche quella di Ascoli. Ecco, per la Torres di Alfonso Greco la nuova sfida sarà questa: gestire, ma allo stesso tempo portare a casa il risultato. Un esercizio importante e un ulteriore step di crescita da compiere in questo mese e mezzo. Un banco di prova in cui dimostrare di essere una grande squadra e una possibile candidata alla promozione in Serie B.
Andrea Olmeo