“Abbiamo sbagliato atteggiamento, serve un bagno di umiltà“, “Siamo ‘incazzati’, è stato uno dei peggiori secondi tempi della stagione“, “Ci è mancata la fame, non siamo stati all’altezza“. In casa Torres, a margine della sconfitta per 1-2 contro la Fermana, è stato questo il tono delle dichiarazioni rispettivamente di mister Alfonso Greco, capitan Gigi Scotto e il capocannoniere dei rossoblù Francesco Ruocco. Un insieme di rabbia, stupore, ma allo stesso tempo la percezione che il ko subito sia per lo più uno schiaffo correttivo utile per riportare sui giusti binari una squadra più concentrata sul futuro che sul presente.
Atteggiamento
E dire che la Torres non ha approcciato male nel match con la Fermana: belle trame, alcune occasioni potenzialmente pericolose e quella solidità in fase difensiva che hanno fatto presagire una bella giornata in quel del Vanni Sanna. Tutti buoni segnali che però sono durati solamente 18 minuti. Dopodiché il calcio di rigore contro e il gol (regolare) annullato che hanno innescato una reazione troppo nervosa che poi di fatto ha indirizzato la gara in favore degli ospiti. Giocare sulle corde della tensione che ha portato poi i rossoblù a perdere la propria identità dando modo alla Fermana di condurre la gara sotto l’aspetto emotivo. “Forse stiamo pensando a gestire le energie fisiche e mentali in vista dei playoff, ma questo non va bene. Dobbiamo prima mettere in cassaforte il secondo posto, poi pensare ai playoff”. Questa l’analisi del tecnico dei sassaresi Alfonso Greco sulla flessione mentale avuta dai suoi nel match contro la Fermana. Tre indizi che alla fine hanno portato alla spiegazione data dall’allenatore romano sul perché questo calo sia avvenuto. Segnali che si erano intravisti già dalla vittoria nel finale contro la Vis Pesaro, con una squadra stanca che comunque è riuscita a portare a casa tre punti importanti, che si erano palesati poi nella prova opaca di Gubbio e infine che si sono manifestati definitivamente nella partita di ieri 7 aprile al Vanni Sanna contro i marchigiani. Il tentativo di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo che ha sbattuto contro la fame di salvezza della Fermana. Un passo falso che ha portato alla rabbia e al rammarico dati dall’aver fallito la possibilità di chiudere definitivamente i conti con la stagione regolare, in particolare considerata la pesante sconfitta rimediata dalla Carrarese contro la Recanatese (4-1).
Segnali positivi
La gara contro la Fermana è stata anche quella dell’esordio da titolare di Aleandro Rosi, schierato al posto di Idda come braccetto difensivo. Una prestazione tra luci e ombre quella dell’esperto calciatore ex Roma, da un lato la sua qualità che permette al tecnico dei sassaresi di avere una quota esperta in difesa ma anche un sostegno in fase offensiva dal lato di Zecca. Dall’altro una condizione ottimale ancora da trovare che lascia il numero 2 dei rossoblù in una situazione di “vorrei ma non posso” che però fa ben sperare in vista dei playoff. Segnali positivi e incoraggianti dati anche dai giovani Sanat e Goglino. A partire proprio dal numero 29 dei rossoblù che ha ritrovato il campo a distanza di 139 giorni dall’ultima presenza in campionato (il 20 novembre 2023 contro la Vis Pesaro) e abile nel farsi trovare subito pronto con dribbling, belle giocate ma anche con il cross che ha portato al colpo di testa di Ruocco parato da Borghetto nei minuti finali della gara. Un messaggio importante quello mandato da Sanat al proprio tecnico, candidandosi come jolly e uomo spacca partite in questi ultimi mesi della stagione. Stesso discorso per Goglino, che dopo i 3 minuti di Pontedera (28° turno), i 4 di Pescara (29° turno) e le cinque panchine consecutive, ha risposto presente alla chiamata del tecnico romano. Personalità, dribbling e qualità messi in mostra in particolare nell’occasione da gol avuta al 78′ dopo aver fatto venire il mal di testa a Spedalieri. Segnali importanti che si sono uniti anche al bel messaggio mandato dal pubblico di Sassari quando, dopo il triplice fischio del signor Colaninno, il Vanni Sanna ha salutato i rossoblù con un lungo applauso. Una sconfitta propedeutica quella rimediata contro la Fermana, uno schiaffo correttivo per riportare la Torres con i piedi per terra perché sebbene sia lecito e doveroso gestire forze ed energie dopo una lunga stagione, la strada da percorrere è ancora tanta.
Andrea Olmeo