“El Pato de Buenos Aires, damas y caballeros aquí tienen Patricio Alexis Goglino“. Sangue argentino, destro educato e maglia numero 17 sulle spalle: la Torres ha trovato il suo nuovo spacca partite. Mandato nella mischia contro la Vis Pesaro da Alfonso Greco al minuto 56, per dare brio e vivacità alla manovra dei rossoblù, Goglino in occasione dell’ultimo turno del girone B della Serie C ha risposto presente. Sterzate improvvise, dribbling secchi e l’assist al bacio confezionato per Fischnaller in occasione della rete che ha dato il La alla rimonta dei sassaresi. Dopo la partenza difficile, dovuta all’infortunio che l’ha costretto ai box nella prima parte del campionato, l’esterno classe 2001 ha aspettato il suo momento e quando Antonelli e compagni hanno avuto bisogno del suo aiuto ha giocato bene le sue carte, dando al tecnico romano delle conferme importanti per il prosieguo del campionato.
Percorso
La Torres di necessità ha fatto virtù e da questo periodo di difficoltà, dovuto ai tanti assenti sugli esterni, è venuta fuori con maggiori sicurezze e piacevoli scoperte: una di queste è proprio Goglino. “La concorrenza è tanta, voglio ritagliarmi il mio spazio. Il gruppo mi aiuterà tanto, ma io voglio fare altrettanto con loro”. Queste le prime parole in rossoblù del prodotto del settore giovanile dell’Argentinos Junior al suo arrivo in Sardegna lo scorso 14 luglio. Dichiarazioni importanti di un giovane consapevole del suo ruolo all’interno di una rosa profonda e ricca di qualità, ma con la voglia di incidere e recitare – quando possibile – un ruolo da protagonista durante la stagione. La sua avventura in Italia è iniziata con il Parma e le sue doti non sono rimaste inosservate agli occhi di Roberto D’Aversa che, nel Gennaio 2020, lo ha portato con sé in panchina in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Roma. Nelle due stagioni successive la Serie D con le maglie del Breno e del Desenzano, che lo hanno portato poi – nell’estate 2023 – a ricevere la chiamata del direttore sportivo rossoblù Andrea Colombino. La poca esperienza, unita a un ritardo di condizione e alla tanta concorrenza nel suo ruolo, lo costringono ai margini. Testa bassa e duro lavoro, con lo sguardo sempre rivolto a mister Greco per fargli notare ciò di cui è capace. Tanti attestati di stima dai compagni che, nelle varie interviste, lo hanno definito come uno dei giovani più talentuosi in rosa.
Crescita
In stagione, a partire dal suo esordio tra i professionisti in occasione del match di Coppa Italia contro l’Olbia (vinto per 1-0 dai rossoblù), Greco ha schierato Goglino in 5 occasioni. Dal 75′ contro i galluresi, dall’88’ contro il Pontedera (9° turno di campionato), dall’84’ contro la Virtus Entella (giornata numero 12 di campionato), da titolare nel match di Coppa contro la Juventus Next-Gen e infine quella di ieri (20 novembre) contro la Vis Pesaro. Cinque partite in cui il Pato ha messo in mostra tutte le sue caratteristiche, tra tutte la voglia di ritagliarsi uno spazio ed emergere. Fame, doti tecniche e guizzi che lo hanno portato a conquistarsi una maglia da titolare contro i bianconeri (Coppa Italia). Un match in cui l’esterno di Buenos Aires, seppur abbia messo in campo la solita garra, la voglia di far bene e le tante pressioni date dalla prima vera possibilità concessagli dal tecnico romano, lo hanno portato a strafare. Poi, dopo la panchina contro l’Ancona, la prova della verità. In una partita in salita, alla prima gara in cui la Torres si è trovata costretta a tenere il passo del Cesena, le aspettative e le pressioni si sono trasformate in uno stimolo. Dal suo lato, in collaborazione con Liviero, i rossoblù hanno creato parecchi problemi alla Vis Pesaro. Da versante tutto fascia Greco lo ha spostato qualche metro più avanti, a supporto di Fischnaller sulla corsia mancina. Una vera trottola nella trequarti avversaria che ha preso alla sprovvista la squadra di Banchieri che, stanca dopo il grande sforzo fatto durante la gara, non è riuscito a contenerlo.
Ruolo
Da risorsa di prospettiva a vero e proprio elemento capace di spaccare le partite. Una ricerca quella fatta dal tecnico romano durata 14 partite. Infatti se in campionato contro Olbia, Lucchese e Perugia, Greco aveva trovato in Ruocco l’uomo giusto da utilizzare come arma a gara in corso, le risposte arrivate dalla trasferta di Pesaro permetteranno al tecnico romano di poter contare in questo senso anche su Goglino. Ora, con il ritorno di Scotto e Mastinu dalla squalifica, c’è un altro passo in avanti da compiere per il numero 17 rossoblù: ovvero dimostrare di essere utile non solo come esterno alto ma anche in altri ruoli. Con il reparto offensivo a pieno organico l’esterno argentino dovrà sapersi adattare anche come trequartista nel 3-4-2-1 di Greco. Nella sfida contro la Vis Pesaro il suo agire con maggiore spazio e libertà negli ultimi metri del campo ha dato ai sassaresi quella qualità in più che è mancata nella prima frazione. Ora il prossimo step da compiere sarà quello di risultare altrettanto impattante quando al tecnico romano serviranno le sue caratteristiche offensive come trequartista. Una crescita necessaria anche perché, durante questa stagione, il tecnico dei sassaresi ha cambiato la veste tattica della sua squadra solo nel secondo tempo della sfida di Pesaro, passando dal 3-4-2-1 al 4-2-4. Il primo mattoncino è stato messo ora però, per continuare a scalare le gerarchie di Greco e dare quindi una marcia in più alla Torres in vista del prosieguo del campionato, il Pato alla voglia di spaccare il mondo e alla qualità dovrà abbinare duttilità e spirito di adattamento.
Andrea Olmeo