“Prendiamo ciò che c’è di buono dalla gara contro la Fermana, pensiamo prima a blindare il secondo posto e poi ci concentreremo sui playoff”. Parole rivolte al prossimo futuro quelle pronunciate dal tecnico della Torres Alfonso Greco a margine del match perso per 2-1 contro i marchigiani domenica 7 aprile. Da un lato la voglia di chiudere i conti con la matematica certezza del secondo posto, dall’altra la necessità di sfruttare il tempo che resta a disposizione per onorare al meglio un impegno che a Sassari manca da troppo tempo.
Rosi
Che la Torres vista contro la Fermana sia stata una delle meno brillanti scese in campo al Vanni Sanna è sotto gli occhi di tutti. Una partita approcciata bene, con la voglia di vincere per chiudere i conti con la classifica che si è palesata con le occasioni avute a inizio gara, ma che però si è messa in salita con il passare dei minuti. Un prestazione figlia di una squadra che, come detto anche da mister Greco in sala stampa, ha peccato di nervosismo e si è fatta condizionare dall’ostruzionismo dei marchigiani. Quella di domenica 7 aprile però è stata anche la partita degli esperimenti fatti dal tecnico romano. Esperimenti che, considerata anche la giornata no vissuta, hanno dato delle buone risposte. A partire dall’esordio da titolare di Rosi. “Oggi era importante dare minutaggio a Rosi, per fargli acquistare fiducia e condizione. La partita è l’aspetto più allenante per un giocatore”, ha commentato così l’allenatore rossoblù la prestazione del calciatore capitolino. Sessantaquattro minuti giocati in cui, sebbene il numero 2 della Torres sia apparso ancora non al meglio sotto l’aspetto atletico, ha comunque fatto vedere dei segnali incoraggianti in fase di supporto alla manovra offensiva. Un modo di interpretare il ruolo differente da quello di Idda, con la maggiore propensione alla spinta dell’ex Roma – come accaduto nei primi minuti del match in occasione del fraseggio con Liviero che ha portato il difensore sassarese al cross o l’occasione avuta di testa qualche istante più tardi – che può essere un’arma in più a disposizione del tecnico di Ostia in vista del prossimo futuro. Indole offensiva che però dovrà fare i conti anche con gli automatismi di un terzetto arretrato più che rodato. Con il tempo che rimane a disposizione prima dell’inizio dei playoff che dovrà essere sfruttato non solo per acquisire maggiore brillantezza atletica o rapidità nelle giocate, ma soprattutto per affinare l’intesa con i compagni di reparto.
Staffetta e nuove soluzioni
“Le prossime sfide di campionato saranno un banco di prova in chiave playoff anche per chi ha giocato meno”. Questo il messaggio mandato da Greco alla vigilia del match contro la Fermana. Parole a cui hanno fatto seguito i fatti, con il tecnico rossoblù che nell’ultimo match di campionato ha giocato le sue carte non solo per invertire l’inerzia della gara, ma anche per valutare l’impatto dei giocatori chiamati in causa. Se contro i marchigiani Cester è apparso meno ordinato e attento del solito, Nunziatini ha interpretato il ruolo in maniera diligente senza però riuscire a garantire quella marcia in più alla linea mediana. Un aspetto, quello relativo alla personalità, sul quale entrambi dovranno dare maggiori segnali in vista di questo rush finale del campionato. In particolare per il centrocampista scuola Inter che, sebbene nella seconda metà del girone B della Serie C abbia trovato maggiore minutaggio, in vista di questi ultimi scampoli della stagione dovrà convincere maggiormente sotto questo aspetto per riuscire ritagliarsi un ruolo più importante nelle le gerarchie di Greco. Banco di prova, come detto, anche per Goglino e Sanat. Il loro ingresso in campo non ha permesso ai sassaresi di trovare la via del gol, ma ha comunque dato la possibilità alla Torres di essere pericolosa in più occasioni nei minuti finali. La coabitazione con Ruocco dell’italo-marocchino e dell’argentino è stata una delle soluzioni più interessanti viste nella sfida contro la Fermana. Abilità nel giocare nello stretto e nell’uno contro uno che hanno permesso al tecnico dei rossoblù di trovare negli ultimi metri del campo quella superiorità numerica che, in gare chiuse o da ribaltare, potranno tornare più che utili. Un test che però è riuscito a metà. Da un lato la necessità di far riposare Fischnaller, dall’altro il problema rimediato da Diakite durante il riscaldamento non hanno permesso a Greco di poter sperimentare appieno questa situazione.
Una giornata no lecita ma che comunque ha lasciato spazio ai messaggi positivi mandati da alcuni singoli. Un gioco di luci e ombre che indica la via da seguire per la Torres che, oltre a conquistare i due punti necessari per la matematica certezza del secondo posto, avrà ancora da compiere nuovi passi in avanti per mostrare il suo volto migliore in vista dei playoff.
Andrea Olmeo