“Vittoria sofferta, ma non possiamo prendere gol così perché non sempre riusciremo a ribaltare la gara“. Felicità per il successo portato a casa, ma allo stesso tempo rammarico per come si è messa la sfida vinta della sua Torres contro il Legnago per 2-3 in occasione del turno numero 11 del girone B della Serie C. Queste le parole del tecnico dei rossoblù Alfonso Greco al termine della partita vinta in rimonta contro i veneti. Un tema importante quello toccato dall’allenatore romano e che dovrà essere la base da cui ripartire in vista dei prossimi impegni.
Calci piazzati
Emozioni contrastanti quelle vissute in casa Torres all’indomani della sfida vinta per 3-2 sul campo del Legnago Salus, da un lato la gioia per aver conquistato tre punti importanti in termini di classifica, dall’altro la rabbia data dall’andamento della gara. Una sfida in continua rincorsa, in seguito alla doppia situazione di svantaggio subita sugli sviluppi di due calci piazzati, che però non ha implicato il lieto fine al termine dei 90 minuti. “Non abbiamo subito un tiro in porta, però abbiamo incassato due gol su calci piazzati da centrocampo“. Questo citato da mister Greco al termine della sfida contro il Legnago è sicuramente un tema centrale dell’attuale momento vissuto in casa Torres. Situazione simile, seppur meno evidente, a quella vista a Pontedera, con i rossoblù che hanno incassato la rete dell’1-0 sugli sviluppi di un fallo laterale e quella del 2-1 su calcio di rigore, conquistato dai toscani sempre sugli sviluppi di una rimessa laterale. Dettagli in marcatura, puntualità nelle chiusure, ma allo stesso tempo capacità nella interpretare le varie situazioni, questi sono gli aspetti su cui il tecnico dovrà lavorare e che, in particolare contro Bombagi e compagni, non hanno permesso alla Torres di fare la giusta gara per conservare energie preziose in vista del big match contro il Perugia di mercoledì 30 ottobre. Mancata attenzione in fase difensiva su cui si è espresso anche l’uomo partita del match di ieri Abdoul Guiebre a margine della sfida: “Serve avere in difesa la stessa cattiveria e lo stesso carattere messo in campo per ribaltare la partita”.
Singoli
Se l’aspetto difensivo da punto di forza si è trasformato in una nota dolente in casa rossoblù, con 12 reti incassate in 11 gare (7 in più rispetto a quelle subite nella scorsa stagione dopo lo stesso numero di sfide giocate), ci sono diversi aspetti positivi da cui ripartire all’indomani del match contro il Legnago. Dalla continua crescita di Guiebre, con il numero 19 mattatore della sfida del Mario Sandrini, passando per la centralità e l’importanza di Giuseppe Mastinu per le dinamiche dei rossoblù. Senza dimenticare la costante chiamata Manuel Fischnaller, con l’attaccante altoatesino alla sua quinta rete in campionato. Prestazioni importanti quelle dei tre appena nominati, a cui si aggiungono anche ritorni importanti dal primo minuto per Alfonso Greco. Ovvero quelli di Riccardo Idda e Giacomo Zecca che dopo i rispettivi infortuni hanno (rispettivamente trovato per la prima volta e riconquistato) la titolarità in campionato. Segnali importanti, come quelli mandati da Guiebre (sia in termini realizzativi che nel fornire costantemente soluzioni sul versante mancino), ma anche dimostrazioni date solo in parte come nel caso di Momo Varela. L’ex Reggiana tra Pontedera e Legnago ha faticato nell’essere incisivo e determinante negli ultimi metri del campo. In queste sfide, infatti, sono state diverse le possibilità sprecate dall’uomo chiamato a colmare il vuoto lasciato dalla partenza di Ruocco. Certo di mezzo c’è stato l’infortunio muscolare che per un giocatore di strappo e potenza come lui non è un fattore da sottovalutare, però le occasioni non capitalizzate iniziano a essere diverse e anche questo sarà un aspetto in cui migliorare.
Al netto di tutto però va dato merito alla Torres che lontano dal Vanni Sanna ha fatto 16 punti in campionato (la migliore in attesa che il Pescara giochi sul campo della Lucchese), frutto di 5 vittorie e 1 pareggio, sui 22 complessivi totalizzati finora. Da un lato numeri importanti, con il rovescio della medaglia che però mette alla luce quello che, guardando al percorso complessivo, è il reale trend da invertire per riuscire a fare quel salto di qualità tale da proiettare ancora più in alto i rossoblù.
Andrea Olmeo