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Torres | Dai singoli la forza del gruppo: gli indispensabili di Greco per i playoff

L'esultanza di Scotto dopo il gol in Torres-Carpi | Foto Alessandro Sanna
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Scorre inesorabile il conto alla rovescia che separa la Torres dall’esordio nei playoff di Serie C, con i ragazzi di Alfonso Greco che domenica 11 maggio affronteranno la gara di andata del primo turno nazionale. Sfide da dentro o fuori in cui esaltare al massimo le proprie qualità, ma anche saper soffrire nei momenti di difficoltà che gioco forza si affronteranno. Allo stesso tempo un’occasione, come dimostrato dall’Inter nel doppio scontro in semifinale di Champions League che ha visto trionfare i nerazzurri contro il Barcellona, in cui far brillare i singoli per il bene del gruppo.

Scheletro

La forza di una squadra, specie nei momenti più complicati della stagione, è data dall’ossatura della formazione. Da quegli uomini che compongono l’asse centrale e fanno da punto di riferimento. Primo su tutti, in occasione dei playoff, sarà fondamentale l’apporto di Zaccagno, basti vedere quanto a San Siro Sommer sia stato indispensabile o quanto abbia inciso l’estremo difensore del Benevento Paleari la scorsa stagione nella serie playoff proprio contro i rossoblù. Allo stesso modo il numero 12 di Greco, dovrà essere l’arma in più della Torres: l’uomo che dà certezze con le sue parate così come ha fatto nelle ultime due annate. Passando per la difesa, con il pieno recupero di Antonelli che al momento è la priorità dalle parti di via Coradduzza. Il vice capitano, così come in questi quattro anni, ma ancor di più nelle ultime due stagioni, è stato la colonna portante della retroguardia. L’ultimo muro a protezione di Zaccagno capace sia con le buone (poche volte), che con le cattive di neutralizzare gli attaccanti avversari. Cervello, cuore e polmoni di una squadra stanno nel centrocampo. Reparto capace di dare equilibrio, ma allo stesso tempo di far girare gli ingranaggi nel modo giusto. Ruolo fondamentale, oltre a Giorico o Mastinu, in questo senso lo giocherà Brentan. In particolare qualora Greco decida di giocare, come ha fatto spesso nelle ultime uscite, con Mastinu sulla trequarti. Attitudine al sacrificio e qualità del numero 4 che saranno fondamentali per garantire copertura, svincolando maggiormente Giorico da compiti di filtro e permettendogli di concentrarsi più sulla regia. In altre parole l’operaio della mediana al servizio della causa per far risaltare ed esaltare i pezzi pregiati. Per arrivare infine all’attacco, ovvero al bomber dei rossoblù Fischnaller, l’uomo più prolifico della Torres con 14 reti segnate, ma anche il giocatore di movimento più utilizzato da Greco (3.283 minuti, il secondo è Guiebre con 2.542 minuti). Calciatore capace di decidere i match, di dare equilibrio, ma grande assente (sebbene fosse in panchina, ma infortunato) nella sfida di ritorno dei playoff contro i ragazzi di Auteri. E tanto passerà proprio dall’altoatesino, dal dosare bene le sue forze e le sue energie valorizzando le sue qualità, quindi il suo “killer-instinct”, piuttosto che la sua utilità e propensione al sacrificio.

Special Guest

Una squadra, come detto, è composta dallo scheletro, ma anche da chi ha ruoli speciali e importanti che permettono a una rosa di brillare ed esprimersi al meglio. Tra tutti il “Dieci”, Mastinu, dotato di quella fantasia e di quella qualità sopraffina che con una giocata o un’intuizione può cambiare la partita. Giocatore che ha vissuto e vinto, da protagonista, i playoff di Serie B, che conosce le pressioni e le difficoltà di queste gare e che rispetto all’anno scorso ha assunto un ruolo più centrale sia sul campo che nello spogliatoio. Sarà decisivo l’apporto di Mastinu, ma allo stesso il lavoro sugli esterni, tra tutti quello di Guiebre. Rapidità, potenza e capacità di sfornare assist e di segnare che fanno del numero 19 rossoblù la “Cavalleria” della Torres. Uomo chiave per lo sviluppo offensivo della manovra sulle corsie, continua fucina di cross e occasioni importanti. Passando per il “Jolly”, l’uomo ovunque capace di fare tutto: di sacrificarsi, di esaltarsi, con la causa al primo posto nella lista delle priorità. Ovvero Masala, abile nel farsi trovare sempre pronto e che nella prima parte di stagione è stato tra i migliori dei rossoblù. Sassarese “in ciabi”, che in gare sporche e combattute può essere l’uomo giusto al momento giusto. Arrivando inoltre per l’arma segreta, ovvero quel Carboni arrivato in inverno su cui il club ha puntato tanto e che, dopo il gol contro il Pontedera all’esordio da titolare in rossoblù, ha dovuto alzare bandiera bianca per un infortunio dalla sfida contro il Perugia (31° turno) in poi, per tornare a calcare il campo nell’ultima giornata di campionato contro la Lucchese. Il suo pieno recupero, la sua capacità nel saltare l’uomo, nell’inventare trame di gioco e nel tirare in porta, potranno essere oro che cola nei playoff. Come lo sarà la rapidità, l’estro e la fisicità di Varela, con le gare da dentro o fuori che possono esaltare le sue doti da “Game Changer”. Da capire anche chi sarà e se ci sarà la sorpresa in questi playoff. Dalle ultime prestazioni più che positive il primo indiziato è Nanni, autore del gol vittoria ad Ascoli e di una doppietta contro il Carpi, passando per Zamparo alla ricerca di riscatto dopo un impatto al di sotto delle aspettative. Arrivando infine al Leader, l’uomo con il sangue rossoblù, che porta la fascia al braccio ovvero Scotto. Una stagione non semplice quella vissuta dal capitano della Torres, per via di un infortunio che lo ha tenuto fuori per diversi mesi, ma da cui nelle ultime gare della stagione ha dimostrato di aver pienamente recuperato. Voglia, qualità e appartenenza che possono essere da arma ed esempio su cui aggrapparsi per andare oltre la fatica e le difficolta per centrare il sogno Serie B.

Andrea Olmeo

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