Maturità, qualità e leadership: tutte caratteristiche che calzano a pennello con il capitano della Torres Gigi Scotto. Un avvio di stagione da vero mattatore, capace nelle prime cinque gare di mettere a segno 4 reti e dare il La al campionato da sogno che fino a questo momento si sta vivendo in quel di Sassari. Poi tanta lotta, grinta e quella leggerezza nel cadere alle provocazioni di Valentini che al 14’ contro la Spal gli ha fatto rimediare un rosso e lo ha costretto lontano dal campo per tre giornate.
Assenza
Un periodo difficile per l’attaccante classe 1990 che, oltre a dover fare da spettatore nelle sfide contro Virtus Entella, Ancona e Vis Pesaro, lo ha messo di fronte ad alcune critiche per via di questa sua squalifica. Mugugni inizialmente giustificati specie se a lasciarsi sopraffare dalle provocazioni degli avversari è Scotto, giocatore sì estroso ma anche esperto e con tante partite alle spalle. Se da un lato la squalifica del numero 9 dei sassaresi ha penalizzato in termini di qualità e peso specifico la manovra avanzata, dall’altro ha aiutato il gruppo nel proprio percorso di crescita. La squadra di necessità ha fatto virtù: compiendo passi in avanti alla voce maturità, nella gestione delle provocazioni e permettendo a Greco di trovare nuove frecce al proprio arco da poter utilizzare in vista del prosieguo della stagione. Dalla maggiore responsabilità richiesta a Ruocco nel fare da collante tra i reparti e illuminare la manovra rossoblù, alla piacevole scoperta di un Goglino spacca partite come visto nella pazza rimonta contro la Vis Pesaro. Tutti segnali che, a posteriori, magari non avranno fatto bene al rendimento dei rossoblù ma che hanno permesso al gruppo di avere un nuovo volto da mostrare durante la stagione.
Importanza
Se sotto l’aspetto mentale l’assenza di Scotto ha dato maggiore coesione al gruppo, dall’altra il suo ritorno ha fatto rivedere quella brillantezza in avanti che tanto latitava durante la sua assenza. Si è passati dalla prestazione opaca del primo tempo contro la Vis Pesaro, alla partenza lampo del match vinto contro il Gubbio per 3-1. Dall’incapacità nel trovare lo spiraglio vincente per far male e riportare nel giusto binario una partita come quella contro la Virtus Entella, alla gara di Fermo che seppur brutta e opaca i sassaresi sono riusciti a pareggiare. Il secondo tempo della sfida con i gialloblù è indicativo di quanto Scotto faccia bene ai rossoblù. Quando la Torres è andata prima vicina al pari e poi ha avuto le possibilità per trovare il sorpasso, lo zampino del numero 9 c’è quasi sempre stato. Corsia mancina, dribbling sull’avversario alla ricerca dello spazio per il cross sul secondo palo e da queste due giocate sono nate le occasioni per Ruocco. Girata di mancino su assist di Mastinu che si è spenta lontana dal palo ma che comunque ha dato fiducia e speranze ai suoi. Peso specifico in avanti che si unisce alla disponibilità e all’applicazione difensiva quando i rossoblù hanno dovuto soffrire nei momenti di difficoltà.
Questo è Gigi Scotto, cuore e anima di una Torres che mai nei suoi 120 di storia si è trovata così in alto durante una stagione. Un calo di rendimento figlio di un percorso di ambientamento all’aria di alta quota da parte di una squadra che, volente o nolente, sente le pressioni di una piazza che vuole sognare per raggiungere la tanto desiderata Serie B.
Andrea Olmeo