Un’estate di transizione in casa Torres, mesi di programmazione in cui si ripartirà dallo zoccolo duro della squadra che nell’ultimo campionato di Serie C è stata capace di ottenere risultati straordinari. Una stagione, quella 2024/25, in cui l’obiettivo sarà riconfermare quanto di buono fatto durante l’annata appena trascorsa, dando maggiori responsabilità in termini di leadership alle pedine principali dello scacchiere a disposizione di Alfonso Greco. Chi in questo senso sarà chiamato a fare un passo in avanti tra i rossoblù è Giuseppe Mastinu che, al suo secondo anno a Sassari, dovrà essere un punto di riferimento non solo in campo, ma anche nello spogliatoio.
Stagione
Quello appena disputato è stato tutto sommato un campionato positivo per Mastinu, una stagione in cui era chiamato a far compiere un salto in avanti alla rosa di Alfonso Greco in termini di qualità e esperienza. Così è stato, con l’ex Pisa che ha saputo adattarsi al ruolo di centrocampista centrale disegnatogli dal tecnico romano. Alle volte con più libertà in avanti e altre in cui ha dovuto mettere da parte l’indole offensiva per indossare l’elmetto e svolgere compiti più votati al sacrificio. Sono due le reti messe a segno da Mastinu in 32 presenze complessive, entrambe arrivate in momenti importanti della stagione. Quella del definitivo 3-2 contro l’Arezzo al 17º turno che è valsa i tre punti e ha permesso alla Torres di fare visita al Cesena (in quella occasione avanti solamente di due lunghezze rispetto a Scotto e compagni) tenendo aperta le possibilità di sorpasso. Ma anche in occasione di un altro 3-2, ovvero quello interno contro la Recanatese alla 20ª giornata (in un periodo in cui la Torres stava dando alcuni segnali di calo), con il gol del 2-1 realizzato da Mastinu arrivato pochi minuti dopo il pareggio dei giallorossi. Nella parte finale del campionato gestione e controllo per il sassarese, con il secondo posto praticamente blindato e alcuni acciacchi che si portava dietro da curare in vista dei playoff. Nelle due gare dei quarti di finale contro il Benevento Mastinu ha alternato qualità e sacrificio, passaggi illuminati a chiusure chirurgiche sulle scorribande dei campani. Tutti fattori che però non hanno permesso alla Torres di continuare a inseguire il sogno Serie B, con i sassaresi che hanno sbattuto il muso contro la sfortuna e un Paleari insuperabile.
Nuova sfida
Qualità, intuizioni e carattere, tutte caratteristiche che un giocatore come Mastinu porta in dote e che saranno fondamentali per la Torres che verrà. Un futuro fatto di nuove sfide, con il calciatore sassarese che da faro della manovra offensiva dovrà diventare anche un punto di riferimento per coloro i quali arriveranno a Sassari. Un passo in avanti da compiere per il centrocampista classe 1991 che passerà anche dal vestito tattico che indosseranno i rossoblù nella prossima Serie C. Ed è infatti proprio il suo ruolo all’interno della Torres 2024/25 uno dei punti cardine su cui ruoterà la costruzione della squadra. Nodi che andranno sciolti tenendo in considerazione anche il futuro di Francesco Ruocco, con l’addio del numero 10 dei rossoblù che aprirebbe a un duplice scenario in fase di progettazione. Spostare Mastinu qualche metro più avanti, facendolo agire da trequartista, oppure cercare in estate un profilo con caratteristiche simili a quelle del fantasista campano e quindi lasciando l’ex Spezia di fianco a Giorico? Da un’annata in cui Mastinu è arrivato nelle ultime settimane di trattative come ciliegina sulla torta del mercato, a quella alle porte in cui la dirigenza avrà tempo e modo per costruire una rosa che possa esaltare maggiormente il talento del proprio numero 21. Ma allo stesso tempo una stagione in cui il centrocampista sassarese dovrà diventare uno degli uomini spogliatoio della Torres, calandosi ancora di più nella realtà rossoblù per diventare non solo una delle punte di diamante della rosa di Greco ma anche un leader per il gruppo.
Andrea Olmeo