“La parola crisi, scritta in cinese, è composta da due caratteri. Uno rappresenta il pericolo, l’altro rappresenta l’opportunità“. Le parole usate da John Fitzgerald Kennedy, 35° presidente degli Stati Uniti D’America, nel suo discorso fatto a Indianapolis il 12 aprile del 1959 a giovani studenti afroamericani in occasione di un’assemblea della UNCF, si prestano in maniera perfetta al recente passato della Torres di Alfonso Greco. Una crisi di risultati, frutto di tre sconfitte consecutive contro Carrarese, Sestri Levante e Juventus Next Gen, da cui i sassaresi sono venuti fuori ancora più forti grazie alle opportunità sfruttate a dovere da chi, durante il corso di questo campionato, ha avuto meno spazio. Dalla prestazione di Masala sul campo della Lucchese, passando per quella di Siniega nell’ultimo match casalingo vinto contro il Perugia per 1-0.
Porto sicuro
Farsi trovare pronti nel momento di necessità per un calciatore non è mai semplice, specie quando si vive un periodo in cui tutto non gira come dovrebbe. Come detto, il trittico di sconfitte subito dalla Torres per il tecnico Alfonso Greco è stata l’opportunità giusta per trovare dalle seconde linee quelle forze fisiche, ma in particolare mentali, che stavano mancando da qualche settimana. Come l’energia messa in campo dal soldatino dei sassaresi Alessandro Masala che contro la Lucchese, dopo 6 panchine consecutive senza mai scendere in campo, ha risposto subito presente. Realizzando la rete dell’1-0 dopo appena cinque minuti e contribuendo in maniera efficace anche in fase difensiva. Una risposta importante alla voce affidabilità già data in passato da parte del numero 8 dei rossoblù, segnando la rete dell’1-0 nel match vinto per 2-1 sul campo del Pescara in occasione del turno numero 10 del girone di andata. Due momenti della stagione distinti ma accomunati da situazioni di difficoltà. Prima in occasione del match contro i Delfini allo stadio Adriatico e nelle successive sfide contro Spal e Virtus Entella, quando Greco ha fatto affidamento su Masala dal primo minuto per sopperire ai vari infortuni. Poi nel match contro i toscani allenati da Gorgone quando, a distanza di tre mesi dall’ultima titolarità (nel turno numero 12 contro la Virtus Entella il 5 novembre 2023), lo ha mandato in campo dal primo minuto per dare fiato ai titolari e una scossa emotiva al gruppo con l’obiettivo di invertire un trend negativo.
Emergenza difesa
Tra i vari temi che hanno anticipato l’ultima sfida di campionato contro il Perugia c’è stato anche quello relativo all’emergenza difensiva. Infatti i rossoblù, privi dell’infortunato Antonelli, durante l’allenamento dell’antivigilia del match contro gli umbri hanno perso anche Fabriani. Un forfait, quello del numero 30 della Torres, che ha dato a Siniega la possibilità di riscatto dopo l’impatto poco deciso nel match vinto per 3-2 contro l’Arezzo (in occasione del 17° turno di campionato) e le successive 9 gare senza mai scendere in campo. Opportunità sfruttata a dovere dal calciatore ex Empoli che, contro un attacco fisico e imprevedibile come quello dei ragazzi allenati da Alessandro Formisano, è stato autore di una prestazione più che convincente. La poca solidità vista nel match contro i granata, si è trasformata in interventi decisi, giocate senza fronzoli e alcune scorribande palla al piede in campo aperto sintomo di sicurezza e consapevolezza. Ora nel percorso di crescita del difensore classe 2001 il prossimo step da compiere sarà quello relativo alla continuità di rendimento. Con la prima occasione utile che potrebbe essere già quella contro il Pontedera, con il tecnico dei rossoblù che considerata la squalifica di Idda, potrebbe nuovamente chiamarlo in causa nel caso in cui Antonelli e Fabriani non dovessero recuperare dai problemi fisici. Un’altra emergenza è quella data dalle assenze per squalifica di Zecca, Diakite e del già citato Idda, che si può trasformare in un’ulteriore chance per Greco che, dopo le risposte positive arrivate da Masala e Siniega, dovrà pescare nuovamente dalla panchina per trovare forze fresche in vista della corsa al secondo posto.
Andrea Olmeo